Samizdat: differenze tra le versioni

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{{F|argomento=letteratura|data=marzo 2010}}
{{quote|E non aspettavamo una vittoria, non ci poteva essere la minima speranza di vittoria. Ma ognuno voleva avere il diritto di dire ai propri figli: "Io ho fatto tutto quello che ho potuto".|[[Vladimir Konstantinovič Bukovsky]], ''Il vento va e poi ritorna''}}
'''''Samizdat''''' (самиздат; pron.: səmᵻˈzdat) in [[lingua russa|russo]] significa "edito in proprio", e indica un fenomeno spontaneo che esplose in [[Unione sovieticaSovietica]] e nei paesi sotto la sua influenza ([[Cecoslovacchia]], [[Polonia]], ecc.) tra la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e i primi [[anni 1960|anni sessanta]].
 
In pratica consisteva nella diffusione clandestina di scritti [[Legalità|illegali]] perché [[censura]]ti dalle autorità o in qualche modo ostili al regime sovietico. In tale periodo, quello che era un fenomeno spontaneo e irregolare fece un salto qualitativo e divenne una sorta di canale di distribuzione alternativo. Fu il principale "strumento" (e quasi l'unico) che il nascente [[dissenso]] si diede per poter vivere e comunicare, al punto che talvolta è identificato con esso.