Leopoldo Torre Nilsson: differenze tra le versioni

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Il suo primo [[lungometraggio]] risale al 1949, ''El crimen de Oribe'', tratto dal libro ''El perjurio de la nieve'', di Adolfo Bioy Casares. Nel 1954 gira ''Días de odio'', adattamento del racconto breve ''Emma Zunz'' del celebre scrittore argentino [[Jorge Luis Borges]]. Viene riconosciuto come "migliore regista dell'anno" dall'Instituto de Cine de la Argentina nel 1955 grazie alla pellicola Graciela.
Il 1956 è l'anno di ''La casa del ángel'' film con cui inizia una collaborazione intensa con la moglie, la scrittirce Beatriz Guido.
Tra i capolavori cinematografici del regista il ''Martín Fierro'' ([[1968]]), un altro adattamento tratto dal mondo della letteratura. In questo film Torre segue il pellegrinaggio di un eroe gauchesco, fiero e indipendente, protagonista dell'omonimo poema epico ([[Martín Fierro]] di [[José Hernández]]), considerato un [[cult]] della letteratura nazionale in [[Argentina]] e famoso anche in [[Uruguay]].