Secondo armistizio di Compiègne: differenze tra le versioni

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La delegazione francese, guidata dal generale [[Charles Huntziger]], iniziò le trattative con l’obiettivo di rendere il meno dure possibili le clausole armistiziali per la [[Francia]]. Tuttavia l’atteggiamento tedesco fu irremovibile: se avessero voluto la fine delle ostilità, i francesi avrebbero dovuto accettare tutte le condizioni senza obiezioni. I rappresentanti francesi, date la disperata situazione militare, non ebbero altra scelta che firmare l’armistizio.
 
La firma avvenne alle 18:50 del [[22 giugno]] [[1940]] all’interno del vagone ferroviario in cui fu firmato il precedente [[Armistizio di Compiègne]] nel [[1918]]. [[Hitler]] prese posto sulla stessa sedia sulla quale nel [[1918]] il [[Maresciallo di Francia|Maresciallo]] [[Ferdinand Foch]] ricevette i tedeschi sconfitti; dopo la lettura del Preambolo, però, lasciò la carrozza, come ultimo gesto di spregio verso il nemico, emulando un analogo gesto compiuto da Foch nel 1918. A firmare per la parte tedesca fu il colonnello generale [[Wilhelm Keitel|Keitel]] a nome dell’[[Oberkommando der Wehrmacht|Alto comando delle forze armate]].
 
== I termini di resa ==