Adolf von Harnack: differenze tra le versioni

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In politica Harnack, pur opponendosi alla cultura autoritaria dell'[[Impero tedesco]] di [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], persegue una linea di moderazione e di ricerca del consenso. Egli propugna la riforma sociale e della burocrazia statale e, in ogni caso, rigetta ogni forma di conflitto di classe. La sua impostazione è d'altronde liberale e borghese. Egli sopravvaluterà le possibilità di trasformare l'Impero tedesco in una [[monarchia costituzionale]].
 
In politica estera, Harnack - sempre in un'ottica di moderazione e equilibrio - si batté per un riavvicinamento fra [[Inghilterra]] e [[Germania]]; tuttavia – nella speranza di diffondere la cultura nazionale protestante ad est - sostenne inizialmente la partecipazione della Germania alla [[Prima guerra mondiale]]. Tale gesto di HarnachHarnack rappresenterà per altri teologi, come [[Karl Barth]], la motivazione più forte a rigettare la cosiddetta teologia liberale. La sua posizione si fece, in seguito, più dubbiosa, passando da una retorica aggressiva ad una sensazione di ormai prossima decadenza.
 
Harnack interpreta la sconfitta e la [[Rivoluzione di novembre]] del [[1918]] come un passaggio alla [[Democrazia]] e al [[Socialismo]]. Durante la [[Repubblica di Weimar]] egli – in contrasto con la linea quasi unanimemente antirepubblicana della maggioranza protestante – si impegnò, pur restando un repubblicano conservatore, per una democrazia sociale.