Uomo di Saccopastore: differenze tra le versioni

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'''Uomo di Saccopastore''' è il nome dato al tipo umano fossile i cui resti, un cranio, furono rinvenuti nel [[1929]] dal duca [[Mario Grazioli]], proprietario della cava di ghiaia di [[Sacco Pastore]], località della campagna [[Roma|romana]] sulla riva sinistra del fiume [[Aniene]], a circa 6 metri di profondità.
Saccopastore (o [[Sacco Pastore]]) è il nome di un'area lungo la via Nomentana, a circa 3,5 km dalle [[Mura Aureliane]] (Porta Pia), oggi inglobata nella periferia nord-orientale di [[Roma]].
Il giacimento preistorico di Saccopastore, datato intorno a circa 120.000 anni fa, si colloca sul terrazzo più basso e recente del fiume Aniene, noto proprio come terrazzo di Saccopastore.
 
Nella stessa località, nel [[1935]], i paleoantropologi [[Alberto Carlo Blanc]] e [[Henri Breuil]] rinvennero un altro cranio alla profondità di soli 3 metri. Nel giacimento vennero rinvenute anche ossa di [[Elephas antiquus]], [[Hippopotamus maior]] e [[Rhinoceros merkii]], assieme a strumenti litici di fattura [[musteriano|musteriana]] che testimoniavano l'antichità del reperto, da attribuirsi all'ultima fase interglaciale ([[Interglaciazione Riss-Würm|Riss-Würm]]) circa 120.000 anni fa.
Qui furono rinvenuti due crani fossili di notevole importanza. Il primo, noto come "Saccopastore 1", venne alla luce nel 1929 nel corso dei lavori di estrazione della locale cava di ghiaia; è un cranio presumibilmente femminile, privo di mandibola, rinvenuto quasi integro. Il secondo, scoperto nel 1935 durante un sopralluogo sul sito da parte di [[A.C. Blanc]] e [[H. Breuil]] e noto come "Saccopastore 2", è un cranio incompleto con caratteri più maschili: fu rinvenuto frammentato in tre parti e risulta mancante della mandibola, di tutta la volta cranica, di parte della base e della regione orbitaria di sinistra.
Nel 1936 fu condotta una breve stagione di scavo ad opera dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana, dalla quale provengono buona parte della fauna e l'industria litica (11 manufatti ) del sito.
 
Oggi la località di [[Sacco Pastore|Saccopastore]] è sulla [[Via Nomentana]], pressoché inglobata dalla periferia nord-orientale della città di [[Roma]].
L'uomo di Saccopastore, pur presentando un insieme di caratteri in comune con i [[Neanderthal]] della successiva (e ultima) [[glaciazione]] quaternaria, se ne discosta per alcune particolarità morfologiche e per la maggiore antichità.
 
== CollocazioneDescrizione dei reperti ==
Il primo cranio, detto Saccopastore I, appartiene ad una giovane donna è mancante della parte inferiore della faccia. Il secondo cranio, detto Saccopastore II, è attribuibile ad un uomo adulto e ne resta solo la base del cranio e parte della faccia.
Museo di Antropologia "Giuseppe Sergi"[http://w3.uniroma1.it/museo_antropologia/] della ''Sapienza'' [[Università di Roma]].
Entrambi i crani presentano le caratteristiche dell'[[Uomo di Neandertal]], quali le forti arcate sopracciliari, ma se ne discostano per la presenza della [[fossa canina]] nei mascellari, sebbene alquanto attenuata.
 
L'uomo di Saccopastore appare quindi con caratteri più primitivi rispetto all'uomo di Neandertal, ma per alcuni caratteri quali la fossa canina sembra più prossimo all'uomo attuale.
 
La presenza di un foro nel cranio di Saccopastore I ha fatto pensare a pratiche cannibaliche seguite da questi uomini primitivi.
 
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