Camera di commercio italo-jugoslava: differenze tra le versioni

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L’attività della Camera si è sviluppò nel corso degli anni '50 grazie alla normalizzazione dei rapporti fra [[Italia]] e [[Repubblica_Socialista_Federale_di_Jugoslavia| Jugoslavia]] sancita dagli accordi commerciali bilaterali firmati a [[Roma]] nel marzo [[1955]] e dall’intesa raggiunta a [[Udine]] nell’agosto dello stesso anno per rendere maggiormente permeabile a merci e persone il confine fra i due paesi. Rispettivamente ad aprile e settembre del [[1956]] la Camera organizzò le “Giornate Jugoslave” a [[Milano]] e le “Giornate Italiane” a [[Zagabria]] con lo scopo di pubblicizzare le produzioni dei due stati. Sempre nello stesso anno la Camera partecipò attivamente ai negoziati per il rinnovo dell’accordo commerciale del [[1955]]. Parallelamente venne integrato all’interno dell’associazione il Comitato per i traffici fra [[Trieste]] e la [[Repubblica_Socialista_Federale_di_Jugoslavia| Jugoslavia]] dando vita alla Delegazione triestina della Camera alla cui presidenza fu eletto il commerciante di tessuti Eugenio Vatta. Attività principale della nuova delegazione fu la negoziazione e revisione delle liste contingenti “C.E.D.” in materia di interscambi di frontiera.
 
Negli anni successivi l’attività della Camera continuò approfittando del clima di crescente cooperazione tra [[Italia]] e [[Repubblica_Socialista_Federale_di_Jugoslavia| Jugoslavia]] propiziato dalle visite ufficiali a [[Belgrado]], dei Presidenti [[Saragat]] e [[Pertini]] e a [[Roma]], del Maresciallo [[Josip_Broz_Tito|Tito]] e del Presidente [[Cvijetin_Mijatović|Mijatović]]. Nel [[1983]] nacque anche la Delegazione Friulana della Camera presieduta da Gino d’OnodrioD’Onofrio.
 
La Camera continuò la sua normale attività fino al [[1992]] quando, a seguito della [[dissoluzione della Jugoslavia]], cambiò nome in ACCOA (Associazione delle Camere di Commercio per l’Oltre Adriatico) mantenendo però inalterate le sue funzioni e i suoi scopi. In questa fase furono fondate alcune camere di commercio bilaterali con gli stati sorti dallo scioglimento della [[Repubblica_Socialista_Federale_di_Jugoslavia| Jugoslavia]], di queste è operativa ancora oggi la [[Camera di Commercio Italo-Bosniaca]].
Un’ulteriore evoluzione si è avuta nel 20022001 quando, per seguire le crescenti necessità degli operatori economici, l’ACCOA ha ampliato il proprio raggio d’azione a tutti i paesi dell’[[Europa centro-orientale]] cambiando anche denominazione in Associazione Camere di Commercio per l’Europa Centrale.
 
==Presidenti della Camera di Commercio Italo-Jugoslava==