Dino Gavina: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Inizia la sua attività professionale come [[allestitore]] di [[Spazio scenico|spazi scenici]] [[teatro|teatrali]] verso la seconda metà degl'[[anni quaranta]], le [[arti visive]] erano una grande passione di Dino, passione che si forma lavorando al teatro ''"La Soffitta"'' di [[Bologna]]<ref name=educational/> dove realizzava oggettistica e allestimenti scenografici. Il suo cammino verso la sua attività principale che lo ha reso famoso in tutto il mondo inizia nel [[1953]] quando apre un negozio dove produceva e vendeva [[Capote (auto)|capote]] per [[Jeep]] e rivestimenti per [[carrozza ferroviaria|carrozze ferroviarie]] e anche qualche complemento d'arredo. Non lascia però la sua passione di allestitore, passione che lo porta a conoscere [[Lucio Fontana]], il quale insiste per portarlo a Milano e proprio a Milano,nel 1953 mentre allestiva la [[Triennale di Milano|X Triennale di Milano]], Fontana presenta a Gavina alcuni celebri architetti: [[Carlo Mollino]], [[Carlo De Carli]], [[Pier Giacomo Castiglioni]] e [[Carlo Scarpa]]. Qualche anno più tardi conosce [[Kazuhide Takahama]] con il quale instaurerà una grande amicizia. Con Fontana, Dino inizia una vivace collaborazione<ref>{{cita web|url=http://www.flashartonline.it/interno.php?pagina=articolo_det&id_art=488&det=ok&articolo=A-LUCIO-FONTANA-E-GINO-MAROTTA-PIACEVANO-LE-SALSICCE-DI-MIO-PADRE|titolo=flashartonline.it, "A Lucio Fontana e Gino Marotta piacevano le salsicce di mio padre"|accesso=24 novembre 2011}}</ref>, infatti fu Fontana a indirizzare Gavina verso il disegno industriale e 7 anni dopo, nel [[1960]], Dino Gavina fonda la [[Gavina (azienda)|Gavina]] [[SpA]] dove decide di limitarsi al ruolo di [[amministratore delegato]] e di chiamare alla presidenza [[Carlo Scarpa]]. L'[[azienda]] operava nel settore dell'arredamento, esordisce in questo mercato con la [[poltrona]] [[
http://www.culturaitalia.it/pico/modules/event/it/event_2327.html|titolo=articolo su Culturaitalia.it|accesso=24 novembre 2011}}</ref>, non solo per aver fondato tre delle aziende più importanti del settore, ma sopratutto per le forti innovazioni e influenze portate nel campo con la Gavina SpA.<ref>{{cita web|url=http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCategoria=217&IDNotizia=33129|titolo=Exibart, articolo su Dino Gavina accesso=24 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://casabellaweb.eu/design/dino-gavina/|titolo=CASABELLA, articolo su Dino Gavina|accesso=24 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dinogavina.it/autori/vittoriosgarbi.pdf|titolo=prefazione di Vittorio Sgarbi su Dino Gavina (file.pdf)|accesso=24 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornaledellarchitettura.com/articoli/2010/10/104850.html|titolo=Dino Gavina: stupidi o civili|accesso=24 novembre 2011}}</ref> Dopo la sua morte gli è stata dedicata un'importante mostra: ''Dino Gavina, lampi di design'' al [[Galleria d'arte moderna (Bologna)|MAMbo-Museo d'Arte Moderna di Bologna]]. <ref>{{cita web|url=http://www.mambo-bologna.org/mostre/mostra-67/|titolo=MAMBo: Lampi di design|accesso=24 novembre 2011}}</ref>
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