Carta de Logu: differenze tra le versioni

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== Ipotesi, documenti e cronologia ==
Oltre alla Carta De Logu del Giudicato d'Arborea, esistono ipotesi sull'esistenza di ''Carte'', in vigore sino ai primi anni della dominazione Aragonese; in particolare una carta De logu del [[Giudicato di Cagliari]], identificabile nella ''Breve Vicarii Regni Kallari''<ref>La denominazione corretta prevede anche la parola ''Vicarii'' cfr. A. Solmi, ''Sulla "Carta de Logu" Cagliaritana'', in Studi giuridici in onore di Carlo Fadda (...), Pierro, Napoli, 1916, vol. I p. 182</ref>, che probabilmente era un prodotto della legislazione pisana, ed una Carta de logu del [[Giudicato di Gallura]]<ref>cfr. F. Artizzu, ''"Carte de Logu" o "Carta de Logu"'' in I. Birocchi e A. Mattone (a cura di), ''La carta de Logu d'Arborea nella storia del diritto medievale e moderno'' , Roma-Bari, 2004, pp. 192-203</ref>.
Tuttavia delle carte preesistenti il periodo aragonese si hanno in genere tracce indirette<ref>La carta di Cagliari viene citata per la prima volta in una lettera di Alfonso d'Aragona datata 7 giugno [[1327]], cfr F. Artizzu, cit.</ref>, tuttavia esistono alcuni frammenti scritti in [[Lingua volgare|volgare italiano]] che dovrebbero appartenere alla Carta cagliaritana, che erano stati inviati ad [[Alfonso IV d'Aragona|Alfonso d'Aragona]]<ref>Il testo dei frammenti divisi in 16 titoli sono pubblicati in Tangheroni M., ''Di alcuni ritrovati capitoli della "Carta de Logu" cagliaritana: prima notizia'', in Archivio Storico Sardo, XXXV, 1987</ref>.
Nel febbraio del [[1355]] [[Pietro IV d'Aragona]] riunì a Cagliari il primo parlamento sardo ed in quella occasione furono emanate delle costituzioni, dove sono presenti precisi riferimenti alla "Carta de Logu cagliaritana"<ref>cfr. A. Solmi, ''Le costituzioni del primo parlamento sardo del 1355'' in Archivio storico sardo VI 1910, pp.193 e ssgg</ref> che nei documenti in [[lingua catalana|catalano]] è denominata ''carta de loch''<ref>cfr. G. Meloni (a cura di), ''Il Parlamento di Pietro IV d'Aragona (1355)'' in Acta curiarum Regni Sardiniae, Cagliari, 1993</ref> .