Petr Chelčický: differenze tra le versioni
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==L'insegnamento di Chelčický==
L'insegnamento di Petr Chelčický includeva idee adottate successivamente dai [[Moraviani]], [[Anabattismo|Anabattisti]], [[Quaccherismo|Quaccheri]] e [[Battismo|Battisti]]. Egli fu il primo scrittore [[Pacifismo|pacifista]] del [[Rinascimento]], anticipando [[Erasmo da Rotterdam|Erasmus]] e [[Menno Simons]] di circa 100 anni.
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===Chiesa e stato===
Chelčický chiamò il [[Papa]] e l'[[imperatore]] (ovvero la chiesa e lo stato), "squali che hanno lacerato la rete della vera fede" perchè essi ponevano la chiesa al vertice dell'impero secolare. Chelčický pensava che i Cristiani dovessero seguire la legge dell'amore e, nl fare ciò, non dovesse essere forzato dall'autorità dello stato.
Insegnava ai fedeli a non accettare cariche di governi nè ad appellarsi alle loro autorità, poichè per il vero fedele prendere parte al governo era [[peccato]]. Sosteneva che la [[pena capitale]] e altre forme di punizioni violente fossero errate. Le sue posizioni sul governo sono simili ai principi dell'[[Anarchismo cristiano]] di [[Lev Tolstoj]]. Tolstoj lodò il lavoro di Chelčický nel suo libro del 1894 ''Il regno di Dio è dentro di noi''.
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Chelčický era un [[comunista]] nel senso cristiano originale, e pensava che ci dovesse essere perfetta uguaglianza nella comunità cristiana. Sosteneva che non ci dovessero essere nè poveri ne ricchi, perchè il Cristiano rinuncia a ogni bene e stato sociale. Affermava che i Cristiani potevano espellere i cattivi dalla loro comunità, ma non costringerli a essere buoni. Credeva nell'eguaglianza, ma che gli Stati non avrebbero dovuto forzarla nella società, spingendosi fino a sostenere che la disuguaglianza sociale era una stessa creatura dello Stato, e aumentava e diminuiva con lui. Secondo [[Karl Kautsky|Kautsky]] in ''Comunismo nell'Europa Centrale ai tempi della Riforma'', "la natura della prima organizzazione dei confratelli boemi non è affatto chiara, tanto che i successivi confratelli si vergognavano delle loro origini comuniste, e cercavano di nasconderle in ogni modo." Alcune delle frasi di Chelčický sembrano indicare che secondo lui solo i poveri erano Cristiani veri.
===Sacerdozio del credente===
Chelčický criticava l'uso della forza nelle questioni di [[fede]]. Insegnava che il Cristiano doveva impegnarsi la giustizia del proprio [[libero arbitrio]], che non doveva forzare nessuno ad essere buono, e che la bontà doveva essere volontaria. Credeva che i Cristiani dovessero amare [[Dio]] e il proprio vicino, e che fosse questa la via per convertire le persone più che la costrizione. Sosteneva che ogni tipo di costrizione era male, e che il Cristiano non avrebbe dovuto partecipare alle lotte per il potere.
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==Chelčický's writings==
''On Spiritual Warfare'', written in 1421, was his first major work. In it, Chelčický argued that the [[Taborites]] had participated in violence through the devil's deceit and the lust for the things of the world. He also criticized the [[Millennialism|chiliasts]], opposed physical warfare, and noted that obligations of debts gave lenders power over debtors. In ''On the Triple Division of Society''<ref>Bowsky, William. ''Studies in Medieval and Renaissance History, Vol. 1.'' University of Nebraska Press, 1964. This book contains English translations by Howard Kaminsky of ''On the Triple Division of Society'' and ''On the Holy Church''.</ref> Chelčický criticized the [[nobility]], the [[clergy]], and the [[middle class]]. In it he described how they subjected the common people and rode them "as if they were beasts". His most comprehensive work, written around 1443 and one of his last, was ''The Net of Faith''. In it he showed how the [[Twelve Apostles|apostle]]s treated all people as equals, and considered [[Christ]] as the only head. It was in this book that he argued that the emperor and the pope were the two great whales that burst the net of faith. In it he also included extensive commentary on the [[Council of Florence|Council of Basel]].
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==Note==
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