Nam June Paik: differenze tra le versioni

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Partecipa ad una mostra considerata oggi la prima esposizione di video arte, dal titolo ''Exposition of Music – Electronic television'' ([[Wuppertal]], 1963) dove si mescolano musica elettronica e immagine elettronica.
 
Paik studia il disturbo e impara a provocarlo distorcendo l’immagine elettronica: le sue prime elaborazioni sono infatti televisori con immagini modificate. Poi sperimenta la ripresa e la rielaborazione di registrazioni con la telecamera. Si crede erroneamente che Nel [[1965]] utilizza il primo modello di telecamera portatile della [[Sony]] per riprendere il traffico caotico nel giorno della visita di [[Papa Paolo VI]] a [[New York]], e per farne un’opera video (Café Gogo, Blecker Street), mostrata la stessa sera al [[Greenwich Village]]. In realtà è stata dimostrata l'inesistenza di questo video, e di come fosse semplicemente il frutto di una virtuosa leggenda metropolitana. <br/>In realtà il primo esempio di video arte è del 1963, quando Nam June Paik realizza a Wuppertal (Germania- “Exposition of Music-Electronic Television” ) “Tredici distorsioni per televisioni elettroniche”.<br/>
Inizia a produrre videoinstallazioni con televisori modificati, da opere più minimaliste come ''Moon is the Oldest TV'' (1965) ad opere più monumentali e fantasmagoriche come ''Tadaikson (The More The Better)'', la torre di 1003 monitor realizzata in occasione dei [[Giochi della XXIV Olimpiade|Giochi Olimpici di Seoul]] (1988). L'ultima mostra di Paik è stata ''Moving Time: Tribute to Nam June Paik, presenting 30 International Video Artists'', New York (2006).