Emanuele Pessagno (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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Tale formazione si unì poi alla I e II Squadra Navale, partecipando alla [[battaglia di Punta Stilo]] del 9 luglio<ref>Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', p. 172 e ss.</ref>, nella quale tuttavia il ''Pessagno'' non ebbe un ruolo di rilievo.
Il 1
Durante l’[[Notte di Taranto|attacco aerosilurante britannico su Taranto nella notte tra l’11 ed il 12 ottobre 1940]] fu lievemente danneggiato (si ebbe un’ingobbatura e parziale schiodatura di una limitata parte di [[carena]]) dallo [[scoppio]] di alcune [[bomba (ordigno)|bombe]] caduta in [[acqua]] vicino al lato [[dritto]], a [[prua]]<ref>http://www.naval-history.net/xDKWW2-4011-24NOV01.htm</ref><ref>http://www.regiamarinaitaliana.it/ATaranto.html</ref>.
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Tra il 23 ed il 24 aprile le unità ripeterono l’operazione posando altre 740 mine<ref>http://www.naval-history.net/xDKWW2-4104-31APR02.htm</ref>.
Il 1
Il 7 luglio, insieme alle Divisioni incrociatori IV ([[Giovanni delle Bande Nere (incrociatore)|''Bande Nere'']] e ''Di Giussano'') e VII (''Attendolo'' e ''Duca d’Aosta'') ed ai cacciatorpediniere ''Pigafetta'', ''Da Mosto'', ''Da Recco'', ''Da Verrazzano'', [[Maestrale (cacciatorpediniere)|''Maestrale'']], [[Grecale (cacciatorpediniere)|''Grecale'']] e [[Scirocco (cacciatorpediniere)|''Scirocco'']], effettuò una missione di posa mine nel [[Canale di Sicilia]]<ref>http://www.naval-history.net/xDKWW2-4107-34JUL01.htm</ref>.
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