Rifa'at al-Assad: differenze tra le versioni

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Quando Hafiz al-Asad ebbe seri problemi cardiaci nel 1983 e istituì un comitato dio 6 membri per guidare il Paese, Rifaʿat non fu chiamato a farne parte, tanto che il comitato risultò interamente costituito da musulmani [[sunniti]], leali al Presidente della Repubblica. Cuiò provocò preoccupazioni e malumori negli ambienti militari alauiti e numerosi ufficiali cominciarono a raggrupparsi intorno a Rifaʿat, anche se i più rimasero perfettamente fedeli al volere di Hafiz al-Asad. Le truppe affidata a Rifaʿat, che al momento assommavano a più di 55.000 effettivi, dotati di [[carri armati]], [[artiglierie]], [[aeroplani]] ed [[elicotteri]], cominciarono a muoversi per assicurarsi il controllo di [[Damasco]], usando manifesti con il volto o il nome di Rifaʿat, facendo chiaramente intendere che essi stavano per assicurare la successione di Rifaʿat al fratello malato.
La tensione tra le forze lealiste e quelle del fratello giunsero a livelli estremi, ma ai primi del 1984 Hafiz tornò nel pieno possesso delle sue prerogative presidenziali, col sostegno di un gran numero di ufficiali delle forze armate, che di fatto avevano ogni potere nel Paese. In quello che sulle prime apparve un compromesso, Rifaʿat fu nominato vice-Presidentevicepresidente della Repubblica, con responsabilità sulle questioni riguardanti la sicurezza dello Stato ma presto questa promozione apparve del tutto desunta di un reale potere. Il comando delle ''Compagnie di Difesa'' fu assegnato ad altra persona e Rifaʿat fu poi incaricato di condurre fuori della Siria una non meglio precisata "visita di lavoro". I suoi sostenitori più stretti e gli altri che avevano mostrato scarsa lealtà nei confronti del Presidente furono epurati negli anni seguenti dalle forze armate e dal dominante partito Baʿth.
 
== Durante gli [[1990|anni Novanta]] ==