Lingua osca: differenze tra le versioni

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== Curiosità ==
Sotto il nome dell'antica lingua estinta si sono aggregati alcuni scrittori contemporanei prevalentemente sanniti, rivendicando il posto per una cultura viva e dai tratti assai peculiari, spesso confusa nel calderone ben più vasto dell'espressione partenopea. Il legame con la "terra osca, officina narrante a cielo aperto, testimone accondiscendente di storie irrequiete, mosaico incandescente di personaggi"<ref>F. Ignelzi, introduzione a ''Oschi loschi. Racconti solidi come castelli di carte'', Never Mind, 2011</ref> è il comune denominatore di una serie di esperienze letterarie assai eterogenee per stile e suggestioni, assieme ad una "predisposizione al ''losco'' nel senso più ampio del termine". Nel 2010 è uscita per l'editore Boopen la prima antologia ''Oschi loschi. Quattordici schegge di narrativa sannita contemporanea'', seguita da ''Oschi loschi. Racconti solidi come castelli di carte'', uno dei best seller dell'inverno 2011-2012 nel Sannio, pubblicato da Never Mind Italia.
 
==Note==