Gabriela Adameșteanu: differenze tra le versioni

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Autrice dei romanzi ''La strada uguale di ogni giorno'' ([[1975]]), ''Una mattinata persa'' ([[1983]]), ''L'incontro'' ([[2003]]) e ''Provvisorietà'' ([[2010]]), nonché di volumi di novelle e pubblicistica, è stata attivista della [[società civile]] ed è membro del [[Gruppo per il Dialogo Sociale]] (GDS). Fino al 2005 è stata caporedattrice di ''[[Revista 22]]'', l'unica rivista indipendente della Romania post-decembrista.
 
"Una mattinata persa"
 
"Una mattinata persa" (Dimineaţă pierdută, traduzione di Roberto Merlo e Cristiana Francone, Atmosphere libri, 2012) è il simbolo doloroso di una Romania sacrificata per un secolo sull’altare di due guerre mondiali e il comunismo. In questa polifonia di voci, alternando il serio e il comico, la tenerezza e l’umorismo, il mondo si dissolve e si ricompone in ogni pagina, come un caleidoscopio.
La protagonista principale di "Una mattinata persa" è Vica, un’anziana donna, semplice, colma di ironia e buon senso, che ha avuto una vita difficile e in passato ha lavorato come sarta, e che in un mattino freddo decide di fare visita ad alcuni conoscenti a Bucarest. E mentre Vica attraversa la città, i suoi ricordi presentano al lettore, in modo vivace e diretto, il presente e il passato. Tra le visite previste da Vica c’è quella ad Yvonne, figlia di una donna presso cui Vica ha prestato servizio. E con la conversazione tra le due donne e il ritrovamento di una vecchia fotografia, il lettore viene proiettato nel passato, alle soglie dell’entrata della Romania nella Prima Guerra Mondiale. Torna così alla luce il mondo della borghesia prebellica, tramite le vicende della famiglia del professor Mironescu, il padre di Yvonne. La narrazione procede attraverso i monologhi interiori dei vari personaggi, che lasciano intravedere la prospettiva e il carattere di ognuno e il modo di considerare gli altri e il mondo. Le vicende personali, spesso insignificanti e banali, ma che assumono per ciascuno un’importanza estrema, si intrecciano con le preoccupazioni e le discussioni politiche che agitano una Romania in cui le voci di guerra si fanno sempre più forti. Ciascuna delle due donne parla il proprio linguaggio: per Vica è quello del popolo, disinibito e ironico, mentre intellettuale e colto è quello di Yvonne. Tuttavia si avverte il loro profondo attaccamento l’una all'altra, nonostante l’abisso che le separa e continuerà a separarle fino alla morte. Donna del popolo, orfana, sarta e poi bottegaia, Vica è stata per tutta la vita donna di casa e confidente della famiglia Mironescu; Yvonne, intellettuale riservata, aristocratica non tanto in quanto appartenente a una classe sociale ormai praticamente defunta quanto piuttosto attraverso un modo di esistere, di essere e di fare; le due donne rivelano attraverso i loro racconti, a voce alta o ai propri pensieri, i propri traumi e le rotture del destino, ricostruiscono un passato in pericolo esso stesso di essere inghiottito dall’oblio del tempo e dalla falsificazione della nuova storia.
«Una mattinata persa è un romanzo superbo e altamente raccomandato; un capolavoro letterario che merita il più ampio pubblico possibile». Liviu Suciu
 
 
== Note ==