Dulia: differenze tra le versioni
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La parola '''dulia''' (dal greco ''doulia''; in latino ''servitus'') è un termine [[teologia|teologico]] usato in ambito [[cristiano]], in particolare nella [[Chiesa cattolica]] e [[Chiesa ortodossa|ortodossa]], per indicare l'onore reso ad un [[santo]], distinto dal [[culto]] di [[latria]] riservato a [[Dio]].
== Nella Chiesa latina ==
Nella [[
==Altre tradizioni religiose==
Nel [[Protestantesimo]] come anche in altre religioni monoteistiche, [[Islam]] e [[Ebraismo]], la [[venerazione]] è considerata al pari di un'eresia idolatra e la relativa pratica di [[canonizzazione]] è considerata eresia di [[apoteosi]].
La teologia [[Protestante]] in genere nega che si possa fare una reale distinzione fra [[venerazione]] ed [[adorazione]] e afferma che la pratica della venerazione distrae il cristiano dal vero oggetto di adorazione, Dio. Nel suo ''L'Istituzione della religione cristiana'', [[Giovanni Calvino]] scrive che "la distinzione fra ciò che viene chiamata ''dulia'' e la ''latria'' fu inventata alla scopo di permettere di tributare onori divini agli angeli ed ai morti con apparente impunità." Allo stesso modo l'Islam condanna ogni venerazione di immagini. La [[venerazione]] [[indù]] di immagini e [[murti]] può apparire come idolatria ma può anche essere intesa come un tipo di [[venerazione]]. {{Portale|Cristianesimo}}
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