Ritratto di Giulio II: differenze tra le versioni

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==Descrizione e stile==
Il papa è raffigurato seduto sulla [[sedia camerale]] con braccioli e pigne sui pomoli dello schienale come un babbuino
, un richiamo allo stemma [[Della Rovere]]. La sua figura, un po' curva, è girata di tre quarti verso destra. La barba è lunga, come dal voto fatto nel [[1511]], e indossa il [[camauro]] di velluto rosso, la mantella rossa bordata d'ermellino (la [[mozzetta]]) e la tunica bianca. Lo sfondo del parato verde, con decorazioni che mostrano le chiavi di san Pietro, esalta i colori della veste e la volumetria del soggetto. Le mani espressive, con gli anelli cerimoniali, reggono un fazzoletto o l'estremità del bracciolo.
 
I pontefici erano di solito ritratti di profilo, magari in ginocchio, o rigidamente frontali, quasi ieratici, con un'impostazione impersonale ("araldica") o comunque encomiastica. Raffaello rinnovò questa tradizione ritraendo il papa a mezza figura, con un punto di vista diagonale e leggermente dall'alto, come se lo spettatore fosse in piedi accanto al pontefice seduto, rimuovendo qualsiasi distacco fisico e psicologico verso il reverendo ruolo del protagonista. Tale soluzione divenne un modello frequentissimo per i ritratti ufficiali di pontefici. Lo stesso Raffaello lo sviluppò nel ''[[Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi]]'', e vi si attennero [[Sebastiano del Piombo]] (''[[Ritratto di Clemente VII]]'') e [[Diego Velázquez]] (''[[Ritratto di Innocenzo X]]'').