Vipsania Agrippina: differenze tra le versioni

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[[Augusto|Ottaviano]] e suo padre le organizzarono un matrimonio con [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] prima del suo primo compleanno. Nel [[20 a.C.]] andò in sposa a [[Tiberio Claudio Nerone]], futuro [[imperatore romano]], con il quale ebbe un figlio, [[Druso Tiberio Cesare]], nato nel [[13 a.C.]]
 
Dopo la morte di Agrippa nel Marzomarzo [[12 a.C.]], Tiberio, contro il suo volere (''non sine magno angore animi'', [[Svetonio]] ''Vita Tiberii'' 7), fu spinto a divorziare da Vipsania per sposare [[Giulia]], figlia di [[Ottaviano Augusto]]; Vipsania, che in quel momento era incinta, si disse che perse il figlio per lo shock.
 
Nell'[[11 a.C.]] Vipsania sposò [[Gaio Asinio Gallo]], un [[Senato (storia romana)|senatore]], figlio di [[Gaio Asinio Pollione]]. Dal matrimonio nacquero sei figli.
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I figli di Agrippina e di Gallo furono:
* Gaio Asinio Pollione II - Console nel [[23]]. Pollione nel [[45]] venne esiliato con l'accusa di aver preso parte ad una cospirazione e in seguito messo a morte dell'imperatrice [[Messalina]].
* Marco Asinio Agrippa - Console nel [[25]], morto nel [[27]]. [[Tacito]] (''[[Annales (Tacito)|Tacito]]'' 4.61) lo descrisse come " non indegno dei suoi antentati". Suo figlio Marco Asinio Marcello fu console nel [[54]] (anno in cui morì l'imperatore [[Claudio]]). Marcello fu un rispettato senatore durante il regno di Nerone.
* Asinio Salonino - Salonino morì nel [[22]]. Tacito lo descrive come un eminente persona. Salonino doveva probabilmente sposare una delle nipoti di Tiberio (Tacito, ''Annales'' 3.75).
* Servio Asinio Celere - Egli fu ''consul suffectus'' nel [[38]]; viene menzionato nella satira di [[Lucio Anneo Seneca]], ''Apokolokyntosis'', dove vengono elencate le persone uccise dall'imperatore. Morì probabilmente alla metà del [[47]].
* Asinio Gallo - Nel 46 conspirò contro Claudio e in seguito venne mandato in esilio. Dione Cassio (60.27.5) lo descrive come "molto piccolo e brutto".
* Gneo Asinio - La sua esistenza è ricordata per essere stato il patrono di [[Pozzuoli]] (Puteoli).
 
Vipsania morì pacificamente. Fu una delle più prominenti donne del suo tempo. Tra il [[21]] e il [[23]], [[Druso Giulio Cesare]] onorò la sua memoria con statue, monete e iscrizioni.
 
 
 
==Fonti==