Franco Loi: differenze tra le versioni

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NatoFranco Loi nasce a Genova da famigliapadre sarda,sardo e da madre emiliana. Seguendo il padre ferroviere si trasferisce nel [[1937]] a [[Milano]] dove frequenta gli studi diplomandosi in [[ragioneria]]. Successivamente lavorerà come contabile allo scalo merci di [[Lambrate]]
 
Lavora come impiegato allo scalo merci del [[porto]] di Genova fino al [[1950]] per diventare in seguito, [[1955]], incaricato presso l'Ufficio [[pubblicità]] della [[La Rinascente|Rinascente]] per le [[relazioni pubbliche]] e nel [[1962]] lavora all'Ufficio [[Stampa]] della [[casa editrice]] [[Mondadori]].
 
Dopo essere stato attivo militante comunista, ha aderito al movimento della nuova sinistra, ma dagli anni settanta ha lasciato sostanzialmente l'attività politica, assumendo posizioni molto personali, con forte accentuazione di una religiosità anarchico-libertaria.
 
La sua prima produzione poetica nacque tutta in una breve stagione, tra il settembre [[1965]] e l'estate [[1974]] quasi "sotto dettatura", così il poeta rievoca quegli anni fondamentali: "scrivevo versi per quattordici ore filate al giorno, mi sono sempre considerato amanuense di Qualcuno".
 
Esordisce solo nel [[1973]] come poeta dialettale e ha subito un buon successo con l'opera ''"I cart"'' edita dall'Edizione Trentadue di Milano e l'anno dopo, [[1974]], con ''"Poesie d'amore"'' edite da [[Il Ponte]].
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Ha contribuito a numerose [[rivista|riviste]] e lavora tutt'ora per [[Il Sole 24 ore]].
 
 
===Opere===
 
Temi ricorrenti nelle opere di Loi sono la guerra, la scoperta della presenza del male nella storia, la sensazione di un tradimento perpetrato e di ferite non rimarginabili, l'energia dell'invettiva, il rimpianto di un paradiso perduto, ma anche la costanza dell' invocazione della preghiera.
 
Il titolo della sua raccolta più famosa "Stròlegh"(astrologo), composta in due tempi nell' estate [[1970]] e nella primavera [[1971]], rimanda a un sogno ad occhi aperti, ad una profezia rassicurante. Il nono passaggio della poesia è dedicato a [[Piazzale Loreto]], luogo fondamentale nell'esperienza di Loi che, ancora ragazzino, il 10 agosto [[1944]], vide quei partigiani uccisi "gettati sul marciapiede come spazzatura", e nel [[1945]] i cadaveri di [[Mussolini]] e degli altri gerarchi fascisti trucidati. I due momenti sembrano confondersi in un unica scena, che suscita nel poeta rabbia e pietà, elegiaca reminescenza e angosciosa invettiva.
 
Le ultime raccolte sono caratterizzate da un linguaggio meno incisivo. Alcuni esempi: "Teàter" del [[1978]], l' "Aria" e l' "Angel" del [[1981]], "Amur del Temp" del [[1999]]
 
==Stile==
 
La poetica di Loi, ricca di arcaismi(in particolare dantismi) e neologismi, è spesso fondata su costruzioni sintattiche anormali, essa è finalizzata ad una libertà espressiva assoluta, ma nasce anche in base a una precisa scelta di campo ideologico-politica per dare voce a un proletariato oppresso e sfruttato.
 
Lo stile violentemente espressionistico, scaturisce da una costante mescolanza di registri, dal grottesco al sarcastico al satirico.
 
==Interesse per il dialetto==
 
 
"un milanese parlato a Milano negli anni 50, quando per le immigrazioni, per i precisi cambiamenti di ordine sociale, la lingua non aveva più un suo tessuto fermo, chiuso, ma era completamente aperta, il milanese, in quel momento era una vera e propria lingua, culturalmente aperta a tutte le esperienze." Cosi definisce Franco Loi il suo dialetto.
 
La lingua usata da Loi è un milanese cittadino, contaminato da apporti dei dialetti rustici, di altre influenze(lombarde e non), di lingue straniere, di latino, e naturalmente di italiano. Loi si avvale di un dialetto intriso di forme colte.
 
 
==Bibliografia==
===Opere===
 
*{{cita libro|cognome= Loi |nome= Franco |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= ''Poesie scelte (1973-2002)'', brossura, (collana Collezione di poesia)|titolo= Aria de la memoria |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno= 2005|mese= |editore= Einaudi |città= Torino |lingua= |id= |doi = |pagine=pp. 274|capitolo= |url_capitolo= |citazione = |cid= }}
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[[lmo:Franco Loi]]
[[Leggere il mondo(letteratura,testi,cultura) volume8