Commedia dell'arte: differenze tra le versioni

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{{Storia del teatro}}
La '''commedia dell'arte''' è nata in [[Italia]] nel [[XVI secolo]] e rimasta popolare sino al [[XVIII secolo]]. Non si trattava di un [[generi teatrali|genere]] di [[rappresentazione teatrale]], bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano basate su testi scritti ma dei ''canovacci'' detti anche ''scenari'', i primi tempi erano tenute all'aperto con una scenografia fatta di pochi oggetti. Le compagnie erano composte da dieci persone: otto uomini e due donne. All'estero era conosciuta come "Commedia italiana". Nella loro formula spettacolare, i comici della Commedia dell'Arte introdussero un elemento nuovo di portata dirempente e rivoluzionaria: la presenza delle donne sul palcoscenico. In un contratto stipulato con un [[notaio]] di [[Roma]], il 10 ottobre [[1564]], fa la sua prima apparizione una donna: la "signora Lucrezia Di Siena"<ref>Bernardi C. - Susa C. (a cura di), ''Storia essenziale del Teatro'', Vita e Pensiero, Milano 2005, p. 151</ref> ingaggiata da una compagnia che si proponeva di far commedie nel periodo di carnevale, probabilmente un personaggio di elevata cultura in grado di comporre versi e di suonare strumenti. Solamente alla fine del secolo le donne avrebbero preso posto a pieno titolo nelle compagnie teatrali.
 
La definizione di "arte", che significava "mestiere", veniva identificata anche con altri nomi: ''commedia all'improvviso'', ''commedia a braccio'' o ''commedia degli [[Zanni]]''.