Gaio Servilio Axilla: differenze tra le versioni
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Così mentre Gaio Servilio, figlio di Quinto, presidiava la città, Sergio e Papirio condussero le legioni fino davanti all'accampamento nemico, ma non per questo cessarono i contrasti tra i due tribuni, che alla fine si accordarono per comandare l'esercito a giorni alterni.
E fu proprio quando il comando era esercitato da Sergio, che i romani furono
Giunta in città la notizia della disfatta, si decise di nominare Quinto Servilio dittatore<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 4, 46.</ref>, perché la campagna fosse condotta senza altre perdite per i romani; Quinto nominò il figlio Gaio Servilio [[Magister equitum]]. E infatti, rinfrancati dalla guida del dittatore, i romani prima sconfissero gli Equi sul campo, poi espugnarono Labicano, che fu data alle fiamme e saccheggiata<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 4, 47.</ref>.
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