Inferno giallo: differenze tra le versioni

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Un giorno il [[laboratorio]] subisce un attacco da parte dei guerriglieri delle [[tribù]] indigene, e Francesco muore nel tentativo di salvare gli attrezzi e le persone ricoverate. Il fatto crea a Maria uno [[shock]] nervoso, che verrà curato dal marito e poi debellato grazie alla nascita di un bambino.
 
==La critica==
[[Diego Calcagno]] nelle pagine di [[Film]] del [[13 marzo]] [[1943]] « Dio perdoni il regista, e Maria de Tasnady, febbrile moglie di un medico sperduto in un dramma tropicale, la sua sorte mi ha dato un infinita pietà, specialmente quando ti ho visto morire di terrore mentre tuo marito cadeva pugnalato proprio dai malati che curava. Sono tutti fatti terribili, questi, perciò mi rendo conto del malumore che stava dipinto sui visi dei personaggi, da Pal Javor, Otello Toso. Ma Fosco Giachetti esagerava, egli non ha mai avuto una grinta così tetra oscura e di questo film non ne parliamo più...»
 
==Bibliografia==
*R. Chiti, E. Lancia, R. Poppi - ''I film: Tutti i film italiani dal 1930 al 1944'' - Roma, Gremese, 2005 ISBN 8884403510.
*[[Francesco Savio]], Ma l'amore no, Sonzogno Milano 1975
 
==Collegamenti esterni==