Domenico Troilo: differenze tra le versioni

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Troilo fu nel corpo dell'Aeronautica durante il servizio di leva. Nella [[Seconda guerra mondiale]] trascorse due anni in [[Tunisia]], per poi essere trasferito in servizio a [[Venaria Reale]] dove si trovava al momento della dichiarazione dell'[[armistizio]] con gli [[Alleati]].
 
Con l'esercito allo sbando e lasciato senza ordini dal Governo e dal Re che fuggivano a [[Pescara]], tornò in modo rocambolesco presso la sua terra natale. Il [[4 dicembre]] [[1943]] perse la madre, uccisa con una raffica di mitra, per mano di unità della [[Wehrmacht]] che si macchiarono anche dell'eccidio di Sant'Agata di [[Gessopalena]].
 
[[File:Domenico-Troilo-"Maiella" a Montecarotto.jpg|thumb|right|300px|Luglio 1944, Domenico Troilo appoggiato alla jeep degli ufficiali inglesi Lesley Filliter e Richard Lamb (al volante), durante la [[Battaglia di Montecarotto]]]]
 
Per evitare di essere rastrellato fu costretto alla macchia, dove iniziò le sue attività partigiane. Confluì, verso la fine del [[1943]], nella [[Brigata Maiella]], fondata dall'avvocato [[Ettore Troilo]], già segretario di [[Giacomo Matteotti]] e convinzioni socialiste, con cui non aveva alcun legame di parentela.
Nella [[Brigata Maiella]] coprì l'incarico di Vicecomandante e si distinse per eroiche azioni patriottiche e per una eccellente capacità tattica. Durante il conflitto fu ferito due volte, ma nonostante tutto continuò a combattere sino allo scioglimento del corpo, che era stato inquadrato come unità scelta di fanteria da montagna nel II Korpus polacco del generale [[Wladyslaw Anders]].
 
Nella [[Brigata Maiella]] coprì l'incarico di Vicecomandante e si distinse per eroiche azioni patriottiche e per una eccellente capacità tattica. Durante il conflitto fu ferito due volte, ma nonostante tutto continuò a combattere sino allo scioglimento del corpo, che era stato inquadrato come unità scelta di fanteria da montagna nel II Korpus polacco del generale Wladyslaw Anders.
Nel dicembre 2011 è realizzato uno spettacolo teatrale chiamato "Fino a scalfire le pietre", regia di Claudio Di Scanno, con Susanna Costaglione, Maurizio Melchiorre (in seguito sostituito da Giuseppe Pomponio) e Massimo Leone, che ripercorre i tratti significativi della Brigata Maiella e del suo vice comandante (in seguito assunse il ruolo di comandante e lo tenne per oltre un mese) Domenico Troilo.