Cocoliche: differenze tra le versioni

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Nella pronuncia venivano usati suoni inesistenti nel sistema consonantico spagnolo come {{IPA|[v]}} e {{IPA|[s]}} e il suono {{IPA|[x]}}, non presente in italiano e di difficile acquisizione per i parlanti non nativi di spagnolo, veniva reso con il suono {{IPA|[k]}} ([mu'xere] > [mu'kere]).
 
Sul piano della [[morfologia (linguistica)|morfologia]] la tendenza era quella di eliminare la marca del plurale in -s, di sostituire l’ausiliarel'ausiliare avere con essere (''soy escapado'' = sono fuggito; in spagnolo: ''me he escapado'') e di usare le preposizioni articolate, non presenti in spagnolo.
 
L'italiano standard non fu mai parlato dagli immigrati italiani in Argentina, poiché la maggioranza di essi era dialettofona. Questo ostacolò lo svilupparsi di una cultura della lingua italiana. Gli immigrati di seconda generazione crebbero parlando spagnolo a scuola, al lavoro e nel servizio militare, e il cocoliche rimase confinato soprattutto nella parlata degli immigrati di prima generazione e andò con gli anni estinguendosi (circa negli anni '60sessanta del [[900|'900]]Novecento). Il pidgin fu descritto in chiave umoristica in molti opere e lavori teatrali, dall'attore comico italo-argentino [[Dario Vittori]].<br>
Alcune parole cocoliche sono state prese in prestito dal [[lunfardo]], un [[gergo]] della malavita, sviluppato negli ambienti più bassi di Buenos Aires, che possedeva numerosi termini provenienti dalle varie lingue degli immigrati. Il lessico di questa lingua contribuì ad arricchire il vocabolario dell’argentinodell'argentino parlato.
{{Portale|migranti}}