*[[Filippo Sacchi]], nelle pagine del [[Il Corriere della Sera]] del [[1°º gennaio]] [[1937]] « Amazzoni bianche, ha con tutti i suoi difetti d'ogni genere, una invidiabile dote che molti dei nostri film, anche più importanti non hanno: la vita. Sarà la presenza di tanta gente giovane, sarà l'atmosfera sportiva e il libero cielo dell'alpe, c'è del buonumore, gaiezza, comunicata da tutti gli attori e che fa presa negli spettatori. Il film avrebbe potuto diventare delizioso se ci fosse stato più studio nel prepararlo. Così più che un film ha l'aria di un piacevole abbozzo, con pezzi di eccellente commedia e la corsa di sci nel finale: una delle scene migliori »