Ortografia milanese classica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Introdotte maggiori spiegazioni su alcuni suoni
Riga 9:
 
Pronuncia delle vocali e dei falsi dittonghi:
*"a", "e", "i": pronunciate aperte e brevi se seguite da doppia consonante o se accentate in fine di parola; pronunciate chiuse e lunghe se seguite da consonante semplice. Nelle sillabe atone, la "e" assume un suono intermedio fra quello aperto e quello chiuso
*"o": pronunciata come ''u italiana''
*"ò" (solo in sillaba tonica): pronunciata come ''o italiana aperta''. Se seguita da due consonanti, l'accento si marca solo in caso di possibile ambiguità con la pronuncia della "o"
*"oeu" (solo in sillaba tonica): pronunciata come ''eu francese lunga'' chiusa
*"u": pronunciata come ''ü tedesca''; si pronuncia come ''u italiana'' solo nei gruppi "qu", "gua", "au" e simili
 
Uso delle consonanti:
*raddoppio: rinforza leggermente la consonante ma soprattutto rende breve e aperta la vocale che precede
*"c" e "g": pronunciate come in italiano, cioè diversamente a seconda della vocale o della ''h'' che le segue, ma in fine di parola sempre palatali
*"s": pronunciata sorda o sonora; intervocalica, la sorda si scrive doppia; in fine di parola è sempre sorda
*"z": pronunciata come ''s sonora'': se doppia, come ''s sorda''
Line 25 ⟶ 26:
*"sc(i)": pronunciata come il gruppo corrispondente in italiano, cioè diversamente a seconda della vocale o della ''h'' che la segue, ma in fine di parola sempre palatale
*"s'c(i)": pronunciata con scissione del suono di ''s italiana'' e di ''c italiana dolce''
*"v": pronunciata più debolmente della corrispondente vocale italiana, senza che il labbro superiore tocchi i denti; se segue il suono della "o" milanese, è muta e prolunga il suono (es. ''drovà'', "adoperare"); se precede lo stesso suono, è praticamente muta. Se raddoppiata (cosa che può occorrere solo in fine di parola) si pronuncia come in italiano oppure come "f"
 
==Voci correlate==