Teresa Confalonieri (film): differenze tra le versioni

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*[[Filippo Sacchi]], nel [[Il Corriere della Sera]] del [[27 ottobre]] [[1934]] " Teresa Confalonieri, ha conseguito alla Mostra di Venezia del cinema del 1934, il massimo premio, la Coppa Mussolini, per il miglior film italiano. Nel rendere conto dell'assegnazione, la Presidenza della Biennale faceva seguire questa motivazione : Per la nobiltà e la passione con le quali viene esaltata la purissima figura dell'eroina, alta e generosa di donna italiana, attraverso un incalzante rapido succedersi di avvenimenti, resi con scene e dialoghi avvincenti, se pur talvolta ancora legati alla tecnica del teatro. Se dunque, anche per l'autorevolissimo parere sei giudiici, neppure Teresa Confalonieri realizza tutti i requisiti di eccellenza artistica che l'alto premio dovrebbe coronare, esso ne possiede però, la maggior parte e la migliore; sincerità d'ispirazione, vigore drammatico, passione patriottica, potenza rappresentativa. È un film che, pur attraverso i suoi difetti formali, prende a commuovere. Il dramma centrale è quello di Teresa. Ebbene, Marta Abba ha dato a questo personaggio tutti gli accenti più caldi e più belli della sua arte sagace e personalissima. È un' interpretazione completa per equilibrio, saldezza e insieme intimo fuoco, agitata commozione. Certi suoi gesti di lenta disperazione, certi primi piani irradianti trasognato fervore, sono fotogenicamente perfetti".
 
==Bibliografia==
*[[Francesco Savio]], Ma l'amore no, Sonzogno editore Milano 1975.
 
==Collegamenti esterni==
*{{Cinematografo|titolo|844}}
 
{{Portale|cinema}}