Paga quello che vuoi: differenze tra le versioni
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'''Paga quello che vuoi''' (in inglese, '''''
Poiché il prezzo è libero, nulla impedisce al compratore di scegliere la corresponsione, al [[Tecniche di vendita|venditore]], di un ammontare più alto del prezzo standard per il bene<ref name=pay>{{Cita news |autore= |coautori= |titolo=Pay-What-You-Want Has Patrons Perplexed |url=http://www.nytimes.com/2010/05/21/us/21free.html |quote= |pubblicazione=[[New York Times]] |data=20 maggio 2010 |accesso=21 maggio 2010 | nome=Stephanie | cognome=Strom | first2=Malcolm | last2=Gay}}</ref> <ref name="Smart Pricing"> Smart Pricing, Chapter 1. "Pay As You Wish" Pricing, Raju and Zhang, Wharton School Publishing, 2010. ISBN 0-13-149418-X.</ref>.
==Significato==
Dare all'acquirente la libertà di scelta del corrispettivo da pagare può sembrare una politica dei prezzi che non ha molto senso per il venditore. Tuttavia, in alcune situazioni, può rappresentare una strategia di successo. Questo perché elimina molti svantaggi dei metodi convenzionali di fissazione del prezzo.
Visto dal lato del venditore, invece, il sistema elimina la difficoltà, e a volte il [[costo]], di stabilire quale sia il prezzo giusto (quest'ultimo, infatti, può essere diverso per i differenti segmenti di mercato a cui l'offerta è rivolta). Per entrambi gli attori della [[compravendita]], il "prezzo libero" trasforma un conflitto tra soggetti in uno scambio amichevole, e fa fronte al fatto che la sensibilità al prezzo, e la percezione del valore di un bene, variano ampiamente nella platea dei compratori<ref name="Smart Pricing"/>. ===''Pay what you can''===
A volte, si usa l'espressione "[[Pay what you can]]" (''paga quanto puoi'') come se fosse un sinonimo, ma quest'ultimo sistema è più spesso orientato a usi caritatevoli o di utilità sociale: il ''paga quanto puoi'' si basa soprattutto sulla capacità di pagare, mentre il ''paga quanto vuoi'' è spesso più orientato al valore percepito in combinazione con la volontà e la capacità di pagare.
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Uno di questi consiste nell'aggiungere una componente caritatevole, decisa dal compratore, per incrementarne ulteriormente la disponibilità a pagare: si tratta di qualcosa di analogo a quanto oggetto del già citato studio del 2010<ref name="Gneezy"/>.
Un altro miglioramento è un processo espanso, chiamato ''Fair Pay What You Want'' (''FairPay''), che sposta lo scopo da una visione focalizzata su una singola transazione, a una relazione continuativa basata su una serie di transazioni. Viene tenuta traccia delle reputazioni dei singoli compratori nel pagare equamente (secondo la valutazione del venditore), e usa la reputazione acquisita dal cliente per decidere quali ulteriori offerte indirizzare a quel singolo compratore. In questo modo si cerca di incentivare l'equa determinazione del prezzo da parte del cliente (il quale può preservare la buona reputazione ottenuta ed essere scelto come destinatario di ulteriori offerte) e per permettere ai venditori di limitare il rischio su ciascuna transazione, basandosi alla reputazione del compratore<ref>[http://businessmodelhub.com/forum/topics/better-revenue-models-pay?xg_source=activity ''Better Revenue Models: Pay What You Want – Not Crazy After All These Years?''] Url consultato il 26 aprile 2012</ref>.
==Note==
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