Niccolò Oddi: differenze tra le versioni

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Nominato vice-legato a [[Ravenna]], divenne relatore della Sacra Congregazione per la Sacra Consulta. Referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia e Giustizia. Ricevette gli ordini minori il [[26 dicembre]] [[1753]], il suddiaconato il [[28 dicembre]] e il diaconato il [[30 dicembre]]. Venne ordinato sacerdote il [[1º gennaio]] [[1754]].
 
Eletto [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Traianopoli di Rodope|Traianopoli di Rodope]] il [[14 gennaio]] [[1754]], venne consacrato [[vescovo]] il [[20 gennaio]] successivo a [[Roma]] per le mani del cardinale [[Giacomo Oddi]]. Nominato [[nunzio apostolico]] a [[Colonia (Germania)|Colonia]] dal [[12 febbraio]] [[1754]], passò alla nunziatura in [[Svizzera]] dal [[4 dicembre]] [[1759]]. Venne quindi nominato nunzio apostolico straordinario alla Dieta di Francoforte che elesse [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero]] il [[21 gennaio]] [[1764]]. Venne quindi trasferito dal [[20 febbraio]] [[1764]] all'[[arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcidiocesi di Ravenna]].
 
Creato cardinale presbitero nel [[concistoro]] del [[26 settembre]] [[1766]] con la dispensa per avere uno zio cardinale nel sacro collegio, ricevette la berretta ed il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[Santa Maria in Ara Coeli (titolo cardinalizio)|Santa Maria in Ara Coeli]] il [[1º dicembre]] [[1766]]. Legato nelle Romagne dallo stesso giorno, dall'[[8 maggio]] dell'anno successivo fu Sovrintendente delle Acque nelle Romagne.