Dorsten: differenze tra le versioni

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==Storia==
{{I primi insediamenti agricoli si registrano già nel 700 a.C. Inoltre è certo che dal 11 al 7 a.C. le truppe romane hanno costruito un accampamento nel quartiere Holsterhausen sulle sponde nord del fiume Lippe. La cristianizzazione comincia nel VIII secolo dopo Cristo. La città viene citata come “Durstinion” nelle donazioni all´abbazia di Werden. I villaggi Deuten e Sölden vengono menzionati in atti ufficiali. 1017 si trova un cenno all´abitato di Lembeck negli annali della chiesa di Paderborn.
Nel 1150 avviene la citazione di Holsterhausen negli archivi dell´abbazia di Werden insieme al siniscalco Albert von Wulfhem. Hervest si trova come parrocchia nella lista dei beni del Conte di Dale nel 1188. Rhade sta negli atti dal 1331 con il nome originale di “Rhote”.
Nel 1251 il regnante di zona, l´arcivescovo di Colonia Konrad von Hochstanden, impartisce i diritti cittadini a Dorsten. Con questo gesto ebbe inizio lo sviluppo del villaggio che allora contó solo 90 anime.
..La popolazione di Dorsten nel 13°XIII secolo è in forte crescità. Il commercio e l´artigianato fioriscono e la città ha il diritto di tenere un mercato. Nel ´200 e dal 1653 al 1680 Dorsten possiede addirittura il diritto di zecca. Vengono attratti i servi del feudo locale dei dintorni che dopo un anno e un giorno di residenza entro le mura si vedono riconosciuti i diritti di libero cittadino.
La posizione geografica felice vicino alle grande strade di commercio e non lontano dalla frontiera con i Paesi Bassi contribuisce alla notevole crescità di benessere. Commercianti di tutte le parti della Germania accorrono per sfruttare i dazi convenienti per il trasporto di beni sul fiume Lippe. Nella Lega Anseatica Dorsten viene accolta come “Piccola città anseatica”. I commercianti di Dorsten hanno accesso diretto ai grandi scali commerciali di tutta la Lega. Gli incassi del Comune e il benessere dei cittadini crescono nonostante che la protezione e la concessione dei privilegi hanno un alto costo.
Nella città fiorente si sviluppano movimenti paleo-democratici. 7 Arti (corporazioni) eleggono annualmente due sindaci, due maestri d´arte, dieci scabini (appartenenti al consiglio) e due tesorieri. Con la conquista di Dorsten da parte dell´Assia vengono ampliati le mura di cinta. La guerra dei trent´anni paralizza il commercio e la viabilità in tutta la Germania così anche a Dorsten. Nel 1641 dopo 2 mesi di assedio Dorsten ricadde al Granducato di Colonia. Dopo il trattato di pace di Westfalia Dorsten non riesce più a dare seguito al benessere perduto.
 
Il tempo della grande lega anseatica era passato. Molte occupazioni e alloggiamenti di truppe sono di peso ed impediscono un regolare sviluppo economico e finanziario fino al tardo ´700. Nonostante la situazione precaria Dorsten sostiene la fondazione di una “Scuola Latina”, la quale 350 anni più tardi conta come liceo rinomato “Petrinum” più di 1.000 studenti.
All´inizio del 19°XIX secolo le strutture urbanistiche cittadine erano del tutto distrutte e Dorsten diventa un villaggio rurale, il quale insieme alla Herrlichkeit Lembeck viene politicamente inserito nella provincia di Recklinghausen.
 
STORIA MODERNA
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Nel 1943 si contano già 28.000 abitanti a Dorsten, Hervest e Holsterhausen. I bombardamenti dall´aria della seconda guerra mondiale distruggono il centro storico al 80%. L´architettura classica riporta moltissime ferite. I danni più gravi reca un bombardamento ancora pochi giorni prima della fine della guerra, il 22 Marzo 1945.
 
Il numero degli abitanti ritorna a crescere dal 1946. Dagli anni 50cinquanta fino al 1975 Dorsten si sviluppa con crescità dei quartieri e con inserimenti di villaggi vicini su un territorio di 171 km² con 11 circoscrizioni.
 
Dorsten è ancora legato al carbone. Altri pilastri dell´economia locale sono l´ingegneria meccanica e l´acciaio, edilizia, artigianato, commercio e servizi. L´agricoltura mantiene la propria importanza nelle parti rurali del comune. Data la bellissima natura Dorsten viene scelto come destinazione di vacanza di cortissimo raggio dagli abitanti delle metropoli industriali limitrofi.