Otaku: differenze tra le versioni

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{{nihongo|'''Otaku'''|おたく/オタク|otaku}} è un termine della [[lingua giapponese]] che dagli [[anni 1980|anni ottanta]] indica una [[subcultura]] giapponese di appassionati in modo ossessivo di [[manga]], [[anime]], [[videogiochi]] e altri prodotti ad essi correlati.<ref>{{Cita|Azuma2009|p. XVI|Azuma 2009|harv=s}}</ref>
 
In [[Italia]], in [[Francia]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il termine viene usato per indicare sia specificatamente gli appassionati di anime e manga, che le persone appassionate in generale di quello che proviene dal Giappone, senza le implicazioni negative che il termine ha in Giappone.<ref>{{Cita|Pellitteri|p. 437}}</ref> Il termine non ha mai avuto il significato negativo avuto in Giappone, né è usato per indicare una persona monomaniaca o socialmente isolata.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/fumetti/Poggiogalli.html|titolo=La lingua dei manga e il gergo giovanile: il caso di gals!|autore=Danilo Poggiogalli|editore=Treccani.it|data=|accesso=16 luglio 2012}}</ref> In Occidente otaku è generalmente affine a [[geek]],<ref name=TWP/><ref name=WIRED/> nel peggiore dei casi è sinonimo di [[nerd]] o di devianza sociale.<ref>{{Cita web|autore=Nicolas Oliveri|url=http://www.omnsh.org/article.php3?id_article=61|titolo=Génération virtuelle: Le phénomène japonais "otaku"|lingua=fr|accesso=18 agosto 2010}}</ref>
Si tratta di un disturbo psicologico di cui molti giovani giapponesi soffrono, che tocca prima di tutto la sfera della comunicazione e che è diventato una vera piaga sociale, comunemente definito hikikomori, stare in disparte, isolarsi [...] Si rinchiudono nelle loro stanze e rifiutano di avere qualsiasi contatto: sono gli otaku,vivono al contrario, dormono durante il giorno e stanno svegli tutta la notte a guardare programmi televisivi o a giocare ai videogame [...] pochissimi hanno amici. Questo stato può durare mesi, anche anni nei casi più estremi. Nelle sue manifestazioni più gravi, il disturbo spinge a una ricerca ossessiva dell'anonimato e dell'isolamento, che conduce quasi inevitabilmente all'apatia nella quale un crescente numero di giovani giapponesi sembrano sprofondare, e talvolta alla depressione, al suicidio."
Testo tratto da "La letteratura giapponese moderna e contemporanea" di P. Scrolavezza e L. Bienati.
 
Otaku si riferisce anche all'influente [[subcultura]], emersa in [[Giappone]] alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], e connessa a questo [[fenomeno sociale]] del [[cultura di massa|pop]] giapponese.