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Si fece notare, meritatamente, durante l'estate del 1990, quando aveva 20 anni, per alcune performances davvero importanti, superiori alla media dei nostri tennisti dell'epoca. In poche settimane infatti, dal 30 luglio 1990 quando si trovava al numero 198 ATP, vinse il Challenger di Winnetka (USA), si presentò al torneo ATP di NEW HAVEN da numero 173 ATP e raggiunse i quarti, sconfiggendo al secondo turno addirittura l'americano Brad Gilbert n.6 ATP) col punteggio di 6-4, 6-4, poi negli ottavi l'istraeliano Amos Mansdorf n.39 ATP) col punteggio di 5-7, 7-6, 6-3 per poi cedere al russo Andrei Chesnokov n.11 ATP) con il punteggio di 2-6, 1-6. Agli US Open di New York raggiunse il 3° turno, battendo Steve Bryan, poi in 5 combattuti set l'americano Derrick Rostagno (n.38 ATP che l'anno precedente raggiunse il match point per estromettere Boris Becker fermatosi clamorosamente sul nastro) con il punteggio di 3-6, 7-6, 6-4, 1-6, 7-6 per poi perdere con il numero 14 ATP Jay Berger sempre in 5 combattuti set 6-4, 6-2, 4-6, 3-6, 4-6. Terminò il torneo al numero 116 ATP. Concluse la stagione vincendo il Challenger a Bossonnens, in Svizzera, terminando l'anno al n.98 del Ranking ATP.
Il suo anno migliore fu il [[1991]], quando
Era soprannominato ''Caratti Kid'', era dotato di un gioco molto agile e vantava un temibile rovescio a una mano, senza dubbio il suo colpo migliore. Nel [[1992]] ha partecipato alle [[Giochi della XXV Olimpiade|Olimpiadi di Barcellona]], venendo eliminato al primo turno. In quegli anni era anche singolarista titolare in [[Coppa Davis]], assieme all'allora numero 1 italiano [[Omar Camporese]]. Gli anni successivi sono stati alquanto opachi, deludendo le speranze che l'Italia tennistica riponeva in lui. Ha giocato molti challenger (i tornei minori) e solo raramente è riuscito a vincere qualche partita nel circuito maggiore.
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