Antoine Arbogast: differenze tra le versioni

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Egli è stato professore di matematica anche al Collège de Colmar ed ha condotto importanti ricerche nel campo dell'[[Analisi matematica|analisi]].
 
Introdusse sia il simbolo "n!" per indicare il [[fattoriale]], sia una nomenclatura differente da quelle usate, per quanto concerne la [[derivata|derivazione]]. [[Leibniz]] indicavauna lanotazione derivataDf, conalternativa dy/dx,da [[Isaacnotazione Newtondi Leibniz|Newtonquella di Leibniz]], con[[notazione ladi y con un punto alNewton|quella di sopraNewton]], e [[Joseph-LouisNotazione di Lagrange|quella di Lagrange]] con la famosa f apostrofata (f') ed Arbogast con Df, percomunque distinguerladistinta dal [[Differenziale (matematica)|differenziale]] (che veniva già scritto con "df").
 
Egli è stato il primo scrittore chea separòseparare i simboli di funzionamento da quelli di quantità. Il problema era già sorto nella [[Disputa Leibniz-Newton sulla paternità del calcolo infinitesimale|disputa fra Leibniz e Newton]] in cui il primo sottolineava la differenziazione ed il secondo la [[flussione]], attribuendo alla derivata anche l'utilità nello studio dei moti e specificatamente nella variazione dei medesimi in relazioni a due variabili; solitamente s di spazio e t di tempo.
 
Arbogast è andato ben al di là di Eulero nel tipo di funzioni arbitrario introdotto attraverso l'integrazione, in quanto sosteneva che le funzioni potrebbero essere discontinue non solo nel senso limitato di Eulero, ma in senso più generale: ciò ha definito la consistenza geometrica ed algebrica di numerose [[Composizione di funzioni|funzioni composte]] che diversamente non sarebbero state mai risolte sul piano grafico. È da questi studi che i valori assoluti indicati con |x| e sostituiti con x solo se x>0, vennero indicati con -x se x<0. Questa modifica apparentemente formale introdusse un nuovo concetto di [[discontinuità]] (detta di prima specie), ossia quella in cui i limiti destro e sinistro in un punto della funzione non si eguagliano e producono un delta di y detto salto della funzione (per definizione finito).