Rapsodie ungheresi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 115:
 
===Rapsodia Ungherese n. 10, ''Preludio''===
La Rapsodia n. 10, dedicata al compositore ungherese [[Béni Egressy]], è considerata tra i brani più noti della raccolta, soprattutto per il suo caratteristico stile di una danza tipicamente ungherese, aspetto presente in special modo in questa rapsodia. È raramente proposta con il titolo di ''Preludio'', provienente dal nome del primo tempo, che poi, data la struttura libera e breve del brano (simile appunto ad un [[Preludio]]), si è esteso a tutta la rapsodia. Il primo tempo (in Mi maggiore) è una brevissima introduzione al tema formata da tre robusti glissandi a due voci e cinque accordi marcati in ff. Subito di seguito un ''Andante deciso'' (sempre in Mi maggiore e in f) anticipa il tema in forma variata con diversi colori e sfumature (''dolce con eleganza''), mentre sin dall'inizio lascia trasparire il carattere spensierato e "danzante" che costituisce l'intero brano. Il tema non tarda ad arricchirsi con graziosi abbellimenti e trilli, che ne rendono ancor più fantasioso l'aspetto. Una sfumante cadenza interrompe il sapore giocoso del primo tempo e lascia spazio ad un ''Allegretto Capriccioso'' (in Mi minore), dove si ha un primo "assaggio" del tema principale nel registro grave, staccato e in p. Questo, sempre assai capriccioso e saltellante, si sposta in chiave di violino con delle ottave e comincia anch'esso a variare al fine di imitare degli strumenti tipici delle danze cometipo quella riprodotta nel tema. Per esempio il [[CimbalonCimbalom]], strumento tipico della tradizione magiara, è imitato in unaun tremolante trillo nel registro acuto (pp ''quasi zimbalon''). Ecco allora che un ''Vivace'' in Do maggiore, composto solamente da lunghi glissandi in crescendo, indtroduce il tempo successivo e si ripete per due volte sino a condurre finalmente al tema principale nel ''Più Animato'', questa volta chiaro e deciso (''sempre forte brioso'') e di nuovo in Mi minore. Con carattere brillante e superbo, il tema prosegue in ottave alternate tra le due mani e poi in un ''Vivacissimo giocoso assai'' (in ff), tornando in Mi maggiore. Il tutto, con un accelerando, stringe molto in una serie di accordi ribattuti (sf e molto decisi) che pongono fine al pezzo. La decima rapsodia è, sostanzialmente, una lunga introduzione e variazione della danza finale del brano. Si dimostra interessante tecnicamente sopratuttosoprattutto per il suo curioso tempo costituito interamente da glissandi.
 
{{Portale|musica classica}}