Olivetti MC-24: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche==
Da un punto di vista costruttivo, si trattava di macchine estremamente complesse, ma di realizzazione economica, grazie, appunto alla genialità costruttiva di Capellaro, la maggior parte degli innumerevoli cinematismi erano ricavati da semplice lamiera in ferro dolce e acciaio, questi ultimi, soprattutto costituiti da [[leva (fisica)|leve]], erano quelli movimentate dalle camme in materiale sinterizzato, in queste, la zona sottoposta a strisciamento sulla camma, era [[tempra|temprata]]. La Divisumma, grazie al buon rapporto prezzo-prestazioni, fu il modello maggiormente venduto: il suo prezzo era di poco inferiore a quello di una [[Fiat Nuova 500]]. Nel libro di Silmo si riporta che l'Olivetti rivendeva queste macchine a 10 volte il costo di produzione, pur restando molto concorrenziale. Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti. Nel 1967, fu prodotto il milionesimo esemplare. Silmo stima che la produzione complessiva si sia aggirata sul milione e mezzo, un record assoluto per macchine di questo tipo. Pertanto, le MC-24 costituirono un elemento fondamentale per la prosperità dell'Olivetti. [[Pier Giorgio Perotto]] la definirà la ''gallina dalle uova d'oro''. Però, paradossalmente, furono proprio questi elevatissimi utili economici a rallentare l'azienda di Ivrea nell'intraprendere la conversione tecnologica dalla meccanica verso l'elettronica.
 
== Aspetti tecnici ==