Pompeo Neri: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Pompeo
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|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, considerato uno dei principali artefici delle politiche riformiste degli [[Asburgo-Lorena]], sovrani del [[Granducato di Toscana]]
|Immagine = Pompeoneri.jpg
}}
==Biografia==
Figlio di Giovanni Bonaventura, professore di diritto e consigliere del [[Granduca di Toscana]], studiò all'[[Università di Pisa]] e nel [[1726]], subito dopo la laurea, fu nominato lettore di diritto nell'ateneo pisano.
Considerato uno dei protagonisti delle politiche riformiste volute dai [[Asburgo-Lorena (Toscana)|Lorena]] in campo economico, istituzionale e giuridico, Pompeo Neri ebbe numerosi incarichi pubblici. Fu nominato auditore dello Scrittoio delle Regie Possessioni dal [[
Nel [[1738]] Neri insieme <ref>
Nel [[1745]] Pompeo Neri venne incaricato da [[Francesco I del Sacro Romano Impero|Francesco di Lorena]] di fare un progetto di "''rifusione generale''", visti i vari particolarismi vigenti in [[Toscana]], di tutte le leggi dello Stato, in "''un codice simile a quello della Savoia''".
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Nel [[1749]] Pompeo Neri fu chiamato a [[Milano]] a svolgere, per conto di [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], il compimento della [[catasto Teresiano|riforma del catasto milanese]]. Presiedette la Giunta per il censimento e si adoperò ad abbattere abusi e privilegi di nobiltà e clero, opponendovi giustizia fiscale, razionalità amministrativa, punti d'appoggio per un nuovo catasto fondato su una più equa ripartizione dei carichi fiscali.
Terminata la lunga parentesi milanese, nel [[1758]] Neri fece ritorno a Firenze, e fu subito nominato consigliere della Reggenza per gli affari di Finanza. Nel [[1763]] una grave carestia, che durò qualche anno, colpì duramente la Toscana e il resto della penisola. Pompeo Neri per porvi rimedio indicò come soluzione la liberalizzazione del commercio del grano, proposta che fu accolta non senza incontrare una certa opposizione
Nel [[1765]] con l'arrivo in Toscana del nuovo granduca [[Pietro Leopoldo]], succeduto al padre solo dopo la morte di questi, le istituzioni governative toscane furono profondamente rivoluzionate. Il granduca eliminò
Con le dimissioni del conte austriaco [[Francesco Orsini von Rosenberg]] <ref>[[Francesco Orsini von Rosenberg]] (Vienna 1723-Vienna 1796), in tedesco: Franz-Xaver-Wolf von Orsini-Rosenberg. Il conte austriaco Francesco Orsini von Rosenberg arrivato nel 1766 in Toscana da Vienna fu nominato lo stesso anno presidente del consiglio di Finanze e maggiordomo maggiore della Real Corte Granducale. Prima di diventare ministro degli esteri, fu anche ministro della guerra.</ref> avvenute nel [[1770]], all'epoca ministro degli esteri del Granducato di Toscana e principale consigliere di Pietro Leopoldo, Pompeo Neri fu nominato presidente del Consiglio di Stato, istituzione appena nata per volere del granduca.
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Sotto questa importante veste, Neri colse l'occasione per ripartire con la campagna per la definitiva liberalizzazione del commercio del grano. Nonostante l'opposizione di molti, la tenacia del Neri riuscì a spuntarla qualche anno dopo: il 24 agosto del [[1775]] la liberalizzazione del commercio del grano fu stabilita in via definitiva da un decreto del granduca [[Pietro Leopoldo]].
Nel [[1771]] arrivò l'ennesimo nuovo importante incarico pubblico: Pompeo Neri fu a capo della commissione che aveva come obiettivo la riforma della giustizia civile e criminale. Di questa deputazione fecero parte anche il senatore senese [[Tommaso Piccolomini]] <ref>[[Tommaso Piccolomini]], conte senese, Segretario delle Tratte.</ref>, il fiorentino [[Stefano Querci]], auditore della consulta<ref>[[Stefano Querci]], fiorentino, avvocato poi auditore della Consulta.</ref>, e
Il 14 settembre [[1776]], Pompeo Neri si spense nella sua città natale all'età di 70 anni. Da instancabile studioso e riformatore, stava lavorando a una raccolta definitiva delle leggi più importanti e più frequentemente richiamate nella prassi amministrativa, governativa e giudiziaria del [[Granducato di Toscana]].
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{{Portale|biografie}}
[[Categoria:Illuministi]]
[[Categoria:Consiglio di Reggenza Imperiale della Toscana
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