Monogamia: differenze tra le versioni

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==Le specie==
La monogamia è massima fra gli [[uccelli]], la cui prole necessita di entrambi i genitori per sopravvivere, mentre rara fra i [[mammiferi]] (con una maggioranza presente nei [[carnivori]] ed una minoranza negli [[erbivori]]) a causa della indispensabilità unicamente della madre lattifera.<ref>Elementi di ecologia, T. M. Smith e R. L. Smith, Pearson Paravia Bruno Mondadori 2009, pag. 165, ISBN 978-88-7192-554-7.</ref> In alcune specie di [[uccelli]] i due partner possono tradirsi a vicenda aumentando la propria ''fitness'' riproduttiva, senza, però, minare la stabilità della coppia, che coverà anche le uova derivate dall'inseminazione di altri maschi.<ref>Ibidem.</ref>
{{senza fonte|Le [[specie]] di [[animali]] più noti per essere di tipo monogama sono: i [[pinguini]] (mentre uno ricerca cibo l'altro bada ai piccoli), il [[lupo]] (uno caccia l'altro difende), l'[[orso]], lo [[sciacallo]], il [[Ailuropoda melanoleuca|panda]], la [[rondine]], il [[Meles meles|tasso]], il [[gerbillo]], il castoro, il [[falco]], l'[[aquila]], la [[sula (genere)|sula]], il [[cavalluccio marino]], il [[cigno]], il [[corvo]], alcuni tipi di pappagallo tra cui gli inseparabili.}}
 
==Note==