Marginalismo: differenze tra le versioni
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Il monetarismo è ormai la sottoscuola prepondrante del liberismo |
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==Descrizione==
Con il marginalismo non si assiste ad un'evoluzione fondamentale, in particolar modo nell'ambito della [[teoria del valore]]: in sostanza nell'impostazione classica e marxista, ad esempio, è la quantità di [[lavoro]] che definisce il valore di un [[prodotto (commercio)|prodotto]]; invece in base all'impostazione marginalista il valore del prodotto riflette il grado di soddisfazione soggettiva che i consumatori attribuiscono ai diversi prodotti. La soddisfazione, o "[[utilità (economia)|utilità]]", tenderà a diminuire con il [[consumo]] di ogni unità aggiuntiva dello stesso bene; [[Carl Menger]] in tale ambito introdurrà un principio di imputazione indiretto che rappresenta un primo passo per la [[teoria della remunerazione]] dei [[fattori produttivi]] in base alla loro [[produttività marginale]].
La [[teoria del valore]] sostenuta dai marginalisti è fondata su fattori esclusivamente soggettivi, basati su calcoli di convenienza dei singoli individui: il valore di un prodotto è definito sulla base "dell'importanza che il [[consumatore]] attribuisce al prodotto stesso" e cioè, più il prodotto è desiderato, più è capace di soddisfare un bisogno e più vale.
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Ben presto ci si rese conto che un approccio eccessivamente relativista non era idoneo a spiegare i fenomeni, basti pensare alla [[scuola storica tedesca]], e il marginalismo fu accettato e si diffuse notevolmente, anche in quanto espressione della professionalizzazione della disciplina economica.
Lo studio della scuola neoclassica o marginalista si concentra soprattutto nello studio dell'allocazione efficiente delle risorse all'interno di un [[mercato]] a [[concorrenza
Ciò che maggiormente caratterizza la scuola di pensiero marginalista è lo studio dell'economia attraverso un metodo di tipo deduttivo-normativo, attraverso un metodo che prescinde dal considerare aspetti di tipo istituzionale, ma esaminando solo il [[comportamento]] razionale del soggetto economico. I marginalisti cercano di capire e di dimostrare quanto il comportamento economico di un soggetto sia prevedibile e regolare date alcune condizioni. La validità delle teorie è legata alle condizioni, le quali essendo caratterizzate da una bassa probabilità di realizzazione concreta, rendono la teoria valida a livello astratto e quindi poco applicabile alla realtà. Infatti le teorie sono tanto più vicine alla realtà, cioè sono in grado di spiegare fenomeni concreti, tanto più le condizioni sono [[verificabilità|verificabili]] nel concreto.
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