Occhio indiscreto: differenze tra le versioni

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Appena rilasciato viene caricato su una macchina e portato a casa di Frank Farinelli, un [[boss (mafia)|boss]] della mafia che, con una certa "irruenza", intende sapere la ragione per la quale è stata chiamato l'FBI e non la polizia (informazione ottenuta dal suo collaboratore Sal Minetto ed suoi i rapporti con Portofino; egli nasconde la verità e viene lasciato andare sia con le scuse sia con la "raccomandazione" di non dire nulla a proposito del morto.
 
Tornato al locale Bernzy racconataracconta a Kay le sue disavventure, venendo a conoscenza che Spoleto, boss rivale di Farinelli, intende subentrare a Portofino come socio del suo locale; a dispetto di quanto è accaduto e cosciente del pericolo che rappresenta questa informazione, egli continua ad informarsi e, introdottosi con uno stratagemma nell'ufficio di Conklin, scopre nel fascicolo di Portofino la scritta "benzina nera" ma nessuno sembra sapere di cosa si tratti. Messosi sulle tracce di Spoleto Bernzy riesce a fotografarlo in compagnia di Sal e di Tatcher, scoprendo inoltre che la benzina nera altro non è che il nome in codice dei "buoni benzina", preziosissimi per via del razionamento imposto a causa della guerra.
 
Entrato in possesso di queste notizie Bernzy si reca a casa di Sal e, ricattandolo con la foto che lo ritrae con Spoleto, scopre che il traffico dei buoni benzina legava il marito di Kay a Portofino, ed una volto morto questi a Spoleto, e quest'ultimo a Tatcher White, funzionario governativo, portando alla luce un vasto giro di [[corruzione]] e di speculazione ai danni dello [[Stato]] e delle truppe al fronte. Le informazioni fornite da Sal gli permettono inoltre di scoprire che Spoleto sta progettando, con il suo aiuto, di eliminare tutta la [[Famiglia (mafia)|famiglia]] di Farinelli; Bernzy promette a Sal di tacere ma in cambio vuole conoscere il luogo e l'ora dove si svolgerà la strage per scattare le fotografie non "dopo" ma "durante" lo svolgersi dei fatti.