Gneo Domizio Enobarbo (console 32): differenze tra le versioni
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Fu console nel [[32|32 d.C.]] assieme a [[Lucio Arrunzio Camillo Scriboniano]].
Gneo Domizio era figlio di [[Lucio Domizio Enobarbo (console 16 a.C.)|Lucio Domizio Enobarbo]] e di [[Antonia
[[File:Domizi Aenobarbi jpg.jpg|300px|left|thumb|La famiglia degli [[Domizi Enobarbi|Enobarbi]] della ''gens Domitia''.]]
Nel 28 d.C. l'imperatore [[Tiberio]] lo fece sposare con [[Agrippina
Domizio non godette di una buona reputazione. Tra l'altro, fu accusato di aver travolto deliberatamente un bambino che giocava lungo la [[via Appia antica]] e di aver cavato un occhio a un [[Cavalieri (Equites)|cavaliere]] che lo criticava. Nel [[37]], coinvolto in un complotto di altro tradimento, a causa di una donna, una certa Albucilla, ''multorum amoribus famosa'', riuscì a scampare all'esecuzione per la morte dell'imperatore [[Tiberio]].<ref>[[Tacito]], ''[[Annali (Tacito)|Annales]]'', VI, 47.</ref> Fu, inoltre, accusato di ''incesto'' con la sorella Domizia Lepida.<ref>[[Svetonio]], ''Nerone'', 5, 2.</ref> Morì nel [[40]].<ref>{{cita|Syme|p.277, n.19|cidSyme}}.</ref>
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