Giacomo Cavalli: differenze tra le versioni

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Infatti dopo una breve permanenza al servizio di [[Galeotto I Malatesta]], nel [[1376]] il Cavalli si schierò coi Veneziani, preoccupata a quel periodo da una possibile invasione da [[Leopoldo D’Austria]]. Il 14 maggio dello stesso anno il Duca era già alle porte di Vicenza. Venezia necessitava di una guida salda per il suo esercito e decise quindi di assoldare il Cavalli.
Il 16 giugno il Maggior Consiglio della [[Repubblica Veneta]] nominò il Cavalli capitano generale dell’esercito di [[Venezia]]. Iniziò cosi un collaborazione vantaggiosa per entrambi il, il Cavalli raggiunse le posizione di vertice e fu inserito nella nobiltà veneziana, Venezia venne abbondantemente ripagate dai risultati delle sue brillanti azioni belliche e dalla sua cristallina fedeltà.
[[File:Toba Jacopo Cavalli.jpg|300px|thumb|left|''Tomba di Giacomo Cavalli nella basilica dei santi giovanni e paolo a Venezia''.]]
 
Appena ricevuta la nomina infatti, riorganizzò l’esercito, apportò modifiche alle macchine da guerra e parti alla riconquista della zona Trevigiana in mano al Duca Austriaco. La sua azione fu un successo e accrebbe la sua fama e la fiducia del senato veneto. Ma mentre si cementavano i rapporti con Venezia, sempre più si deterioravano quelli con gli Scaglieri, che nel 1376 cercarono di assassinarlo e ne furono successivamente puniti.
[[File:Toba Jacopo Cavalli.jpg|300px|thumb|left|''Tomba di Giacomo Cavalli nella basilica dei santi giovanni e paolo a Venezia''.]]
 
Il Cavalli riprese quindi la sua milizia per Venezia, in quel momento in conflitto con Genova che aveva già conquistato [[Chioggia]], Zara e Pola grazie al comando di [[Pietro Doria]].