Lessicografia: differenze tra le versioni

 

La '''lessicografia''' è una materia [[linguistica]] che consiste nel redigere [[dizionario|dizionari]] o [[lessico|lessici]], mediante la raccolta, classificazione e la definizione dei [[parola|vocaboli]] contenutivi, che vengono riassunti in singole voci sotto forma di [[Lemma (linguistica)|lemmi]].

Il dizionario, di qualsiasi tipo, ha una "macrostruttura", composta da introduzione, lemmi ed eventuali postfazioni o commenti e una "microstruttura", la quale riguarda l'entrata e la sua descrizione.

La lessicografia nasce in Siria 4000 anni fa, con la compilazione dei primi dizionari bilingui, sotto forma di tavolette di argilla scritte in caratteri cuneiformi. In seguito, si sviluppa in soprattutto in India, Grecia, Egitto e Roma. Superato il primo uso dei vocabolari, legato soprattutto agli scambi commerciali, verranno utilizzati personalmente come elenchi di parole utilizzati dagli scrittori.

Questa branca si occupa anche di illustrare i termini, mediante esempi ed espressioni che li contengono, per rendere conto dell'insieme dei loro significati ed accezioni.

 

Principali opere lessicografiche dell'antichità:

 

(primo vocabolario in senso moderno giuntoci tramite Epitome)

 

(20 libri di ricerche etimologiche ed elenchi di vocaboli in ordine alfabetico)

 

(il più ampio dei lessici greci)

 

(lessico enciclopedico di età bizantina con rif. grammaticali, etimologici, biografici e letterari)

 

"DE RERUM NATURIS" Rabano Mauro arcivescovo di Magonza 784-848 d.C

 

(destinato ai viaggiatori in Oriente: lessico italiano affiancato da voci Bizantine)