Signoraggio: differenze tra le versioni

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Bagliano e Marotta, in ''Economia Monetaria'', Il Mulino, definiscono il signoraggio (pag. 18) come segue:
 
In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte. PurtroppoUn grazielimite alalla falsoproduzione, inpotenzialmente bilancioillimitata chedi la privata Banca d'Italia attua iscrivendo al passivo il valore nominale delle banconote emesse,base nonmonetaria è possibileposto tassare VERAMENTE questdall'ultimaobiettivo suldel redditomantenimento di signoraggio.un Allolivello Statodei vannoprezzi pocherelativamente briciole estabile, comunquedata la privatarelazione Bancadiretta d'Italiache S.p.A.storicamente si è stataosservata riconosciutatra colpevoleinflazione die NONofferta versare allo Stato neanche quel POCO che doveva PERdi LEGGE.moneta
Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta.
In realtà per capire cosa genera la VERA INFLAZIONE è bene studiare l'altra grande truffa che è LA RISERVA FRAZIONARIA, tramite la quale le Banche generano moneta dal nulla e innondano il mercato di moneta bancaria incontrollabile.