Shedir: differenze tra le versioni
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| titolo=Direct confirmation of stellar limb darkening with the navy prototype optical interferometer | rivista=The Astrophysical Journal | anno=1998 | volume=496 | pagine=484-489 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1998ApJ...496..484H |accesso=7 febbraio 2010 | doi=10.1086/305388}}</ref>
|massa =
|massa_sole = 4-5
|densità =
|gravità =
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== Caratteristiche ==
Poiché Schedir è posta ad approssimativamente 229 [[anno luce|anni luce]] dalla [[Terra]] e data la sua luminosità apparente, si può inferire una luminosità intrinseca che ammonta a circa 885 volte quella del [[Sole]]. Più che dalla [[temperatura]], tale notevole luminosità è data dalla grande superficie radiante della stella. In effetti la temperatura superficiale di Schedir è 4.625 [[Kelvin|K]]<ref name="Hekker"/>, un po' inferiore a quella del Sole che è di circa 5.700 K. Questa temperatura fa sì che Schedir sia assegnata alla [[
Questa brillantezza suggerisce che la [[massa (fisica)|massa]] di Schedir sia 4-5 volte quella solare. Vecchia 100-200 milioni di anni, Schedir ha iniziato la sua esistenza come una stella di classe B. Ha tuttavia esaurito l'idrogeno nel suo nucleo, il quale contraendosi e scaldandosi ha fatto gonfiare e raffreddare gli strati superficiali della stella. Il suo destino finale è quello di diventare una [[nana bianca#Stelle di massa media (0,5-8 M☉): nane C-O|nana bianca C-O]].
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Un aspetto curioso di Schedir è che essa è stata classificata in innumerevoli studi del [[XIX secolo]]<ref>Ad esempio, {{cita pubblicazione | autore=R. Snow | coautori= | titolo=Observations on the variability of α Cassiopeiæ | rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society | anno=1841 | volume=5 | pagine=107 | url= |accesso= | doi=}} e {{cita pubblicazione | autore=W. R. Birt | coautori= | titolo=Variability of α Cassiopeiæ | rivista=Astronomical register | anno=1867 | volume=5 | pagine=138-139 | url= |accesso= | doi=}}</ref> come [[stella variabile]]. Era classificata tale in un articolo [[1937]], in cui si affermava che essa varia dalla magnitudine apparente 2,2 alla 2,8<ref>{{cita pubblicazione | autore=L. Campbell | coautori= | titolo=Variable stars: Variables star notes from the American Association of Variable Star Observers; The light variations of Alpha Cassiopeiae | rivista=Popular Astronomy | anno=1937 | volume=45 | pagine=96 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1937PA.....45...92. |accesso=8 febbraio 2010 | doi=}}</ref>. Tuttavia da quando sono disponibili strumenti più sofisticati di misura della luminosità, quali quelli elettronici, Schedir non pare cambiare la sua luminosità<ref>{{cita pubblicazione | autore=Y. V. Voroshilov | coautori=V. G. Metlov | titolo=On the Brightness Constancy of the Red Giant Alpha-Cassiopeiae = HD3712 | rivista=Astronomicheskii Tsirkulyar| anno=1987 | volume=1503 | pagine=5 | url=http://cdsads.u-strasbg.fr/cgi-bin/nph-bib_query?1987ATsir1503....5V&db_key=AST&nosetcookie=1 |accesso=8 febbraio 2010 | doi=}}</ref>.
Le ipotesi sono due: o le variazioni di luminosità osservate in passato erano dovute a errori di misura, il che è tuttavia strano vista la loro quantità, oppure Schedir era davvero una variabile in passato, ma non lo è più dai primi decenni del [[XX secolo|Novecento]], il che è altrettanto strano perché di solito una stella variabile non smette di essere improvvisamente tale, sebbene possa mutare la lunghezza e i periodi di variabilità. Non resta quindi che continuare ad osservare questa stella e vedere se la sua variabilità ricompare.
== Note ==
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