Lingua artificiale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m correzione wikilink
Riga 1:
Una '''lingua artificiale''' è un [[idioma]] creato ''a tavolino'', frutto di ingegno consapevole attribuibile ad una sola persona o ad un gruppo di lavoro che ne sviluppa deliberatamente la [[fonologia]], la [[grammatica]] e il [[Lessico|vocabolario]] (nel caso delle [[lingua ausiliaria internazionale|lingue ausiliarie]] capita però che il vocabolario venga fatto derivare da quello delle più diffuse lingue naturali). La principale differenza rispetto alle [[lingua (idiomalinguistica)|lingue naturali]] risiede dunque nel fatto che originariamente quelle artificiali non si sono sviluppate ed affermate spontaneamente nelle [[cultura|culture]] umane.
 
Alcune, come le lingue naturali, sono costruite per l'uso nella [[comunicazione]] umana specialmente per essere utilizzate come lingue internazionali ausiliarie, ma altre sono state create per l'uso in opere di [[finzione]], nella sperimentazione [[linguistica]], nello sviluppo di [[codice segreto|codici segreti]] o solo per il gusto di farlo. Quest'ultima categoria si può ulteriormente suddividere tra le lingue usate per rappresentare un [[mondo fantastico]] artisticamente costruito, oppure come semplice passatempo.
Riga 17:
== Lingue "a priori" e lingue "a posteriori" ==
 
Le lingue artificiali sono spesso divise in lingue "a priori", nelle quali gran parte della grammatica e del vocabolario è costruito dal nulla (usando l'immaginazione dell'autore o mezzi computazionali automatici) e lingue "a posteriori", dove la grammatica e il vocabolario sono derivati da una o più lingue naturali. Di fatto, si può dire che una lingua artificiale "a posteriori" soddisfa la proprietà della [[doppia articolazione]] (tipica di una [[lingua (idiomalinguistica)|lingua naturale]]) e possiede determinati sostrati linguistici che si trovano nella competenza linguistica del creatore, dei quali il più importante è la sua lingua materna; in generale, più i sostrati sono numerosi più il sistema risulterà elaborato e complesso (grado di ibridità).
 
Una lingua "a priori" invece non soddisfa né il criterio della doppia articolazione, né, ovviamente, la presenza di sostrato linguistico nella competenza del creatore e quindi si può considerare semplice [[semiotica]] artificiale, (ovvero una combinazione di [[segno|segni]]) piuttosto che una vera e propria lingua artificiale.
Riga 24:
 
Le lingue artificiali "a posteriori" possono ulteriormente esser divise in ''lingue pianificate naturalistiche'', che seguono da vicino le lingue naturali da cui sono state costruite con l'obiettivo di minimizzare il tempo d'apprendimento e ''lingue pianificate schematiche'', le cui caratteristiche sono deliberatamente semplificate o sintetizzate da varie sorgenti.
In ogni caso, le lingue artificiali ausiliarie internazionali godono di un'ottima analizzabilità dei morfemi (per questo motivo la maggior parte di esse viene classificata tra le [[Lingua agglutinante|lingue agglutinanti]]), hanno paradigmi ridotti e molto regolari, nonché un livello di [[allofono|allofonia]] tendente a zero. Queste proprietà le rendono per certi versi simili alle lingue dei bambini e conseguentemente il loro apprendimento da adulti in generale è più rapido di quello delle [[lingua (idiomalinguistica)|lingue storico-naturali]] esistenti nel mondo.
 
Le lingue sperimentali e le lingue di finzione "a posteriori" possono anch'esse essere naturalistiche, nel senso che possono assomigliare alle lingue naturali e tentare di seguire le regole naturali del cambiamento [[fonologia|fonologico]], [[morfologia (linguistica)|morfologico]] e [[lessico|lessicale]]. Soprattutto le lingue artistiche, che non sono create solitamente con lo scopo di facilitare la comunicazione o l'apprendimento, tendono a essere più difficili e complesse rispetto alle lingue naturali, perché cercano di imitare al massimo i comportamenti comuni dei linguaggi naturali come i [[verbo|verbi]] e i [[Sostantivo|nomi]] irregolari o le complicate regole [[fonologia|fonologiche]].
Riga 50:
Su un migliaio di progetti, solo una decina ha potuto vantare una comunità linguistica che la parli, e solo l'esperanto è riuscito ad essere parlato anche in ambito familiare per più di una generazione. Per completare il processo di naturalizzazione, la lingua artificiale deve acquisire un sostegno politico-istituzionale duraturo. In altri termini, la lingua artificiale deve (o dovrebbe) diventare [[lingua ufficiale]], attraverso la creazione di testi come una legislazione originale oppure l'insegnamento nella scuola dell'obbligo.
Nell'arco di una generazione si avranno [[parlante nativo|parlanti nativi]] (L1). Una lingua inventata del tutto naturalizzata condivide con le [[lingua (idiomalinguistica)|lingue storico-naturali]] tutte le proprietà fondamentali a eccezione della priorità storica del parlato. L'esempio più pertinente di lingua artificiale (ma non ausiliaria) che ha completato il processo di naturalizzazione è l'[[lingua ebraica|ebraico moderno]], basato sull'ebraico antico biblico, già sostituito dall'[[lingua aramaica|aramaico]] nella [[Palestina]] ai tempi della predicazione di [[Gesù Cristo]] e in seguito germanizzatosi nello [[Lingua yiddish|yiddish]], parlato dagli [[ebraismo|ebrei]] ashkenaziti dell'[[Europa centrale]].
 
== Bibliografia ==