Trolley a stanga: differenze tra le versioni

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[[File:Kando Kalman mozdony.jpg|thumb|300px|right|Trolley a stanga su antica locomotiva trifase italiana.]]
Con il termine '''trolley a stanga''' si indica quell'organo che, sulle [[locomotiva|locomotive elettriche]] costruite anteriormente agli [[anni 1930|anni 30trenta]], permetteva la captazione dell'[[energia elettrica]] dalla linea aerea soprastante allo scopo di alimentarne le apparecchiature come i [[motore elettrico|motori]], il riscaldamento elettrico, il condizionamento e tutti gli altri dispositivi di bordo.
 
Nelle locomotive italiane venne utilizzato principalmente dalle [[locomotiva|locomotive]] elettriche a [[corrente alternata]] [[trifase]] della prima generazione.
 
Era composto da una coppia di bracci imperniati alla base e strettamente uniti a forma di [[parallelogramma]] che nel lato superiore sorreggeva un pattino strisciante realizzato in metallo, di solito [[rame]], adatto per la buona conducibilità elettrica.
Veniva montato sul tetto dei rotabili ferroviari su un telaio isolato e collegato mediante cavi ad alto isolamento, ai dispositivi di protezione contro le sovratensioni e ai circuiti di derivazione per l'utilizzazione a bordo. Nelle locomotive trifasi lo strisciante era diviso in due sezioni isolate tra loro per il prelievo di corrente elettrica da due fasi distinte.
 
I primi trolley a stanga, di costruzione Ganz, avevano il doppio strisciante a [[rullo|rulli]]; questo tuttavia era fonte di frequenti guasti e venne presto sostituito da quello a doppio strisciante prodotto dalla [[Brown, Boveri & Cie|Brown-Boveri]].