La navigazione di san Brandano: differenze tra le versioni

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Per l'insieme di elementi eterogenei che contiene, è considerata un [[classico]] della [[letteratura medievale]] [[Letteratura di viaggio|di viaggio]] e [[Agiografia|agiografica]]. L’autore fu probabilmente un ecclesiastico, di origini [[Irlanda|irlandesi]], che si basò sul patrimonio leggendario della sua terra, inserendovi spunti di derivazione [[Cristianesimo|cristiana]].
 
[[Brendano di Clonfert|Brandano]], abate benedettino irlandese (Clomfert), fu un santo vissuto nel [[VI secolo]]: si procurò fama di navigatore fondando monasteri sulle isole tra l’[[Irlanda]] e la [[Scozia]]. La leggenda lo trasfigurò, immaginandolo alla testa di un gruppo di monaci, alla ricerca del [[Paradiso Terrestre]] e dei santi (''Terra repromissionis'') situato su un’[[Isola di San Brendano|isola meravigliosa]], facendo vari incontri con creature fantastiche.
 
L’opera, tradotta nel corso dei secoli in varie lingue, è considerata tra le fonti di ispirazione della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante]] tanto da far pensare ad alcuni studiosi che la [[demonologia]] di Dante possa essere stata tratta anche, non del tutto, ma in parte, da questa vecchia leggenda. Infatti, in essa si parla di [[Angelo caduto|angeli caduti]], che il protagonista trova sotto le spoglie di uccelli candidissimi, appollaiati sopra di un albero nel paradiso, poiché spiriti decaduti sì, ma non malvagi, né superbi, colpe per le quali, ad esempio, proprio nella Divina Commedia, Dante li pone come neutrali.