Tour de France 1965: differenze tra le versioni

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Fu vinto per la prima e unica volta dall'italiano [[Felice Gimondi]], all'epoca appena neo-professionista e, quindi, vincente all'esordio nella Grande Boucle.
 
Il corridore bergamasco terminò in 116h42'06", precedendo il favorito della vigilia, il francese [[Raymond Poulidor]] (secondo classificato e al terzo podio parigino dopo la terza posizione ottenuta nel 1962 e la seconda colta nel 1964). Al terzo posto un altro italiano, anch'egli esordiente nella corsa a tappe francese, il milanese [[Gianni Motta]], acerrimo rivale di Gimondi e all'unico podio della carriera al Tour de France.
 
== Tappe ==
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Su un totale di ventiquattro frazioni (considerando come unità anche le semitappe) fu il vincitore finale [[Felice Gimondi]] ad imporsi nel maggior numero di tappe (per lui, tre vittorie). Al termine della sua prima vittoria parziale (la quarta frazione, al solo terzo giorno di corsa), Gimondi conquistò la [[maglia gialla]]. Dopo cinque frazioni in giallo, però, egli fu costretto a lasciare il simbolo del primato al belga [[ Bernard Van De Kerckhove]], ma soltanto per due giorni. Infatti, il corridore di Sedrina riconquistò la leadership della classifica generale al termine della undicesima frazione, per mantenerla fino a [[Parigi]]. In totale, Gimondi fu leader al termine di diciannove frazioni su un totale di ventiquattro.
 
Importanti furono le prove a cronometro individuale in questa edizione del Tour: nella prima (settima frazione) Gimondi, in maglia gialla, fu battuto dal grande favorito alla vittoria finale, [[Raymond Poulidor]], il quale poi seppe vincere anche nella terribile tappa di montagna con finale al [[Mont Ventoux]]. Gimondi comunque riuscì a resistere tranquillamente agli attacchi degli avversari nelle tappe di salita. Nelle ultime due prove a cronometro (l'ultima delle quali a Parigi prima di salire sul gradino più alto del podio) il bergamasco vinse in entrambi i casi, distanziando ulteriormente Poulidor nella classifica generale.
 
[[Jan Janssen]] difese la sua maglia verde vincendo per la seconda volta la classifica a punti. Avrebbe vinto ancora il titolo a punti nel [[Tour de France 1967|1967]] e la classifica generale nel [[Tour de France 1968]].
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Da questo momento, mentre in Francia già da tempo imperversava la rivalità tra il normanno [[Jacques Anquetil]] e [[Raymound Poulidor]], in Italia iniziò una fiera rivalità tra [[Felice Gimondi]] e [[Gianni Motta]], due campioni del pedale caratterialmente molto diversi (tendenzialmente più serioso il primo, più guascone il secondo) e dalle alterne fortune ciclistiche (una notevole longevità per Gimondi, mentre la carriera di Motta fu molto limitata da un serio malanno ad una gamba), ma che in comune avranno la sfortuna di cimentarsi in ogni gara futura con "il cannibale" [[Eddy Merckx]].
 
[[Gianni Motta]] parteciperà al Tour soltanto un'altra volta, nel 1971, ma sarà costretto al ritiro, quindi, l'unica volta che è arrivato a Parigi da partecipante della Grande Boucle è riuscito a salire sul podio (peraltro come esordiente nella corsa a tappe francese).
 
[[Felice Gimondi]], dopo la pregevole e alla vigilia inaspettata vittoria all'esordio, riuscirà a salire soltanto un'altra volta sul podio di [[Parigi]], ma sulla piazza d'onore dietro a [[Eddy Merckx]] nel 1972. E' sempre riuscito ad arrivare a Parigi nelle cinque edizioni in cui ha partecipato alla Grande Boucle,e sempre nella top-ten della classifica generale finale (come quarto ha sfiorato il podio nel 1969, mentre è arrivato sesto nel 1975 e settimo nel 1967).
 
Nel 1969, [[Felice Gimondi]] diventerà il secondo corridore della storia, dopo il normanno [Jacques Anquetil]], a vincere almeno un'edizione dei tre Grandi Giri ([[Tour de France]] nel 1965, [[Giro d'Italia]] nel 1967 e [[Vuelta a Espana]] nel 1968). Soltanto altri tre corridori riusciranno ad affiancare in questa impresa Anquetil e Gimondi: [[Eddy Merckx]], [[Bernard Hinault]] e [[Alberto Contador]].
 
== Classifiche finali ==