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== Storia ==
L'esistenza di un processo simile al processo-S fu ipotizzata in seguito alla nuove tabelle relative all'[[Abbondanza chimica|abbondanza]] degli [[Elemento chimico|elementi chimici]] pubblicate da [[Hans Suess]] e [[Harold Urey]] nel [[1956]], che evidenziavano picchi nelle abbondanze di isotopi di elementi pesanti, come lo [[stronzio]], il [[bario]] e il [[piombo]], i quali, secondo la [[meccanica quantistica]] e il [[modello nucleare a shell]], hanno nuclei particolarmente stabili, cioè quanto lo sono i [[gas nobili]]. Si trattava quindi di comprendere quali altri elementi fossero coinvolti nel processo-S. Una ipotesi in questo senso fu formulata in un famoso articolo pubblicato nel [[1957]] da [[Margaret Burbidge]], [[Geoffrey Burbidge]], [[William Alfred Fowler|William Fowler]] e [[Fred Hoyle]] che descriveva il modo in cui gli elementi pesanti vengono derivati mediante i processi S, R e [[Processo p|P]]<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Synthesis of the Elements in Stars |autore=E. M. Burbidge, G. R. Burbidge, W. A. Fowler, F. Hoyle |rivista=Reviews of Modern Physics |anno=1957 |volume=29 |numero=4 |pagine=547–650 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1957RvMP...29..547B |doi=10.1103/RevModPhys.29.547 |accesso=12 febbraio 2012}}</ref>. Nel medesimo articolo gli autori avanzarono l'ipotesi che il processo-S avvenisse nelle [[gigante rossa|giganti rosse]]. Il caso del [[tecnezio]] era, in questo senso, particolarmente esplicativo: esso ha un'[[Emivita (fisica)|emivita]] di 4,2 milioni di anni e le sue [[Linea spettrale|righe spettrali]] erano state osservate negli [[Spettro elettromagnetico|spettri]] delle giganti rosse e delle [[Stella al carbonio|giganti al carbonio]] nel [[1952]]<ref name=CRC>{{cita libro | cognome=Hammond | nome=C. R. | titolo=Handbook of Chemistry and Physics | editore=CRC press | città= | anno=2004 |ISBN=0-8493-0485-7 |edizione=81 |capitolo=The Elements }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |titolo=Technetium in the Sun |autore=C. E. Moore |rivista=Science |anno=1951 |volume=114 |numero=2951 |pagine=59–61 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1951Sci...114...59M |doi=10.1126/science.114.2951.59 |accesso=12 febbraio 2012}}</ref>. Poiché questi tipi di stelle hanno un' età di diversi miliardi di anni, la presenza del tecnezio nelle loro [[Atmosfera stellare|atmosfere]] non può essere dovuta né a una sua preesistenza nelle [[Nube interstellare|nubi]] da cui queste stelle si sono formate, né alle reazioni di fusione che avvengono nel [[nucleo solare|nucleo stellare]], nè a eventi connessi alle primissime fasi di vita della stella risalenti a miliardi di anni prima.
 
Un modello fisico-matematico della creazione di isotopi pesanti da nuclei di [[ferro]] fu proposto nel [[1961]].<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Neutron capture chains in heavy element synthesis |autore=D. D. Clayton, W. A. Fowler, T. E. Hull, B. A. Zimmerman |rivista=Annals of Physics |anno=1961 |volume=12 |numero=3 |pagine=331–408 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1961AnPhy..12..331C |doi=10.1016/0003-4916(61)90067-7 |accesso=13 febbraio 2012}}</ref> In questo lavoro fu dimostrato come la sovrabbondanza di bario osservata dagli astronomi in alcune stelle giganti era dovuta alla sua derivazione dal ferro in condizioni di densità neutroniche appropriate. In particolare fu dimostrato che un unico valore della densità neutronica non poteva spiegare il processo-S, ma che questo era possibile solo in presenza di un range di densità differenti. Inoltre il numero di nuclei di ferro esposti a una certa densità neutronica doveva decrescere se la densità aumentava mentre il grafico del tasso di cattura neutronica in funzione della densità non è lineare, ma del tipo a scalini e precipizi.
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== Il processo-S nelle stelle ==
Il processo-S avviene nelle stelle poste nel [[ramo asintotico delle giganti]] e ha una scala di durata di migliaia di anni. Viceversa il processo-R avviene durante l'esplosione delle [[supernova]]e e ha una durata di pochi secondi. Il processo-S ha l'effetto di aumentare il [[numero di massa]] degli [[atomo|atomi]] coinvolti nel processo ed è determinato dal tasso di produzione dei neutroni all'interno della stella e dalla disponibilità iniziale di ferro che funge da materiale di partenza del processo di sintesi di nuovi elementi.
 
Le maggiori fonti di neutroni all'interno delle stelle sono le seguenti reazioni:
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[[File:S-process-elem-Ag-to-Sb.svg|thumb|right|400 px|L'andamento del processo-S per gli elementi compresi fra l'[[argento]] (Ag) e l'[[antimonio]] (Sb).]]
 
Si distinguono due tipi di processi-S, chiamati ''ramo principale'' e ''ramo debole''. Il principale produce elementi più pesanti dello [[stronzio]] e dell'[[ittrio]] fino al [[piombo]] nelle stelle giganti a bassa [[metallicità]] e di piccola [[massa (fisica)|massa]]<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Heavy elements in stars |autore=A. I. Boothroyd |rivista=Science |anno=2006 |volume=314 |numero=5806 |pagine=1690–1691 |url=http://www.sciencemag.org/content/314/5806/1690 |doi=10.1126/science.1136842 |accesso=14 febbraio 2012}}</ref>. Il ramo debole invece avviene nelle giganti massicce giunte quasi al termine della loro esistenza e sintetizza elementi più pesanti del ferro fino allo stronzio e all'ittrio. Queste stelle poi esplodono in supernovae e disperdono gli elementi prodotti nello [[spazio interstellare]].
 
Il processo-S viene modellato matematicamente assumendo la cosiddetta approssimazione locale: essa assume che la produzione di neutroni sia costante, sicché il rapporto fra le abbondanze degli isotopi è inversamente proporzionale al rapporto fra le [[Sezione d'urto|sezioni d'urto]] degli isotopi stessi. Questa approssimazione è, come dice il nome, valida solo localmente, cioè per isotopi aventi un numero di massa simile.
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|}
 
A questo punto il [[Piombo|<sup>206</sup>Pb]] cattura tre neutroni sintetizzando il [[Piombo|<sup>209</sup>Pb]], che decade nel [[Bismuto|<sup>209</sup>Bi]] per decadimento β<sup>-</sup>, facendo ripartire il ciclo:
 
{| border="0"
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|-----
| &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;
| 4 [[neutrone|n]] || →
| [[elio|<sup>4</sup>He]] + 2 [[elettrone|e]] + 2 [[antineutrino|ν<sub>e</sub>]] + [[raggio gamma|γ]]
 
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== Il processo-S e la polvere interstellare ==
 
I granuli di [[carburo di silicio]] (SiC) condensano nell'atmosfera delle stelle giganti intrappolando gli isotopi prodotti dal processo-S. Quando la stella conclude la propria esistenza, i grani di SiC si disperdono nello spazio interstellare, andando a formare parte della [[polvere interstellare]]. Tale polvere ha contaminato la [[Formazione ed evoluzione del sistema solare|nube]] da cui il sistema solare è nato e di conseguenza anche gli [[asteroide|asteroidi]] nati dalla nube e le [[Meteorite|meteoriti]] che cadono sulla [[Terra]]. Analizzando tali meteoriti è quindi possibile studiare la polvere interstellare lì intrappolata e di conseguenza anche gli isotopi prodotti dal processo-S. Ciò ha permesso di approfondire la conoscenza del processo<ref name="Clayton2004">{{cita pubblicazione |titolo=Astrophysics with Presolar stardust |autore=D. D. Clayton, L. R. Nittler |rivista=Annual Review of Astronomy and Astrophysics |anno=2004 |volume=42 |numero=1 |pagine=39–78 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2004ARA&A..42...39C |doi=10.1146/annurev.astro.42.053102.134022 |accesso=16 febbraio 2012}}</ref>.
 
Mediante la tecnica dello [[Polverizzazione catodica|''sputtering'']], consistente nel bombardamento delle meteoriti tramite un fascio di particelle, è possibile ottenere [[Spettrometria di massa di ioni secondari|spettri]] dei grani di origine stellare presenti nella meteorite<ref name="Clayton2004"/>. L'origine stellare dei grani è stata dimostrata da misure di laboratorio che hanno permesso di rilevare abbondanze estremamente insolite di isotopi all'interno dei grani stessi. Tramite tali tecniche è stato appurato che il rapporto fra gli elementi prodotti tramite il processo-S e quelli prodotti per mezzo del processo-R è differente da quanto si era assunto precedentemente. Inoltre le abbondanze di certi elementi come il [[Kripton (elemento)|kripton]] o lo [[xeno]] hanno permesso di mostrare che le abbondanze degli elementi prodotti dal processo-S variano da stella a stella, presumibilmente in ragione della densità neutronica o della temperatura. La ricerca attuale sul processo-S verte intorno a questi temi.