Mortaio da 81 Mod. 35: differenze tra le versioni

|Nazione={{ITA 1861-1946}}

|Entrata in servizio=[[1935]]

|Ritiro dal servizio=[[1960]]

|Peso=tubo di lancio 20,7kg7[[chilogrammo|kg]], bipede 18,5kg, piastra 20,5kg, totale 59,7kg

|Peso proiettile=3,25kg o 6,9kg

|Angolo di tiro=8-12 gradi, dipendente dall’elevazione

|Gittata massima=1.500m500[[Metro|m]] con granata da 6,9kg, 3.100 o 4.000m con quella standard da 3,25

|Cadenza di tiro=18-30 colpi/min

|Velocità alla volata=270 [[m/s]]

|Carica=[[HE]] o fumogeni

|Utilizzatori={{ITA 1861-1946}}<br/>{{Bandiera|ITA}} [[ItaliaRepubblica Italiana]]

Il '''Mortaio da 81 Mod. 35''' era un [[mortaio]] medio [[italia]]no, utilizzato nel corso della [[seconda guerra mondiale]], e realizzato dalla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]]; si dimostrò il migliore dei mortai del [[Regio Esercito]], in servizio con oltre 2000 pezzi al giugno [[1940]].

Si trattava di un’arma relativamente leggera, semplice, ma con alcune innovazioni dettate dalle esperienze via via fatte. La prima era il bipede d’appoggio, che nello [[Mortaio Stokes|Stokes]] dal quale derivava l'originale [[Mortaio M1927|Brandt 81 mm Mle 1927]] era complesso e pesante, mentre qui come nel suo omologo francese era facilmente installabile e regolabile per stabilire la gittata, ottenuta solo con il tiro nel secondo arco, ovvero oltre i 45 gradi di angolazione e fino quasi alla verticale. La regolazione del bipedebipiede era facile, con un vitone a manovella che influiva sulla elevazione del tubo. Questo era dotato di congegni di puntamento per il cannoniere, che molto vantaggiosamente poteva stare inginocchiato. La resistenza del tubo era tale da accettare pressioni elevate e questo consentiva di sparare granate più pesanti e potenti. La piastra di appoggio era efficace nell’assorbire la violenza del [[rinculo]], ed era sistemata alla base del tubo, vincolata al bipedebipiede da una catena.

* [[MortaioBrandt M192781 mm Mle 1927]]