Cretacico superiore: differenze tra le versioni

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[[File:K-T boundary Drumheller Kanada.jpg|thumb|260px| Strati del limite Cretacico-Terziario nello stato di [[Alberta]], Canada.]]
 
La [[Commissione Internazionale di Stratigrafia]] <ref name=ics2009/> suddivide il Cretacico superiore in sei piani o [[stadiopiano (stratigrafiageologia)|stadi stratigraficipiani]], ordinati dal più recente al più antico secondo il seguente schema:
 
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==Definizioni stratigrafiche e GSSP==
 
La base del Cretaceo superiore coincide con quella del suo primo stadiopiano, il Cenomaniano, ed è definita dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici dei [[foraminiferi]] [[plancton]]ici della specie ''[[Rotalipora globotruncanoides]]''.
 
Importanti [[fossili guida]] per la base del Cenomaniano sono le ammoniti ''[[Calycoceras|Calycoceras naviculare]]'', ''[[Acanthoceras (ammonite)|Acanthoceras rhotomagense]]'' e ''[[Mantelliceras|Mantelliceras mantelli]]''.
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==La fine del Cretaceo==
 
La fine dellodel stadioCretacico Maastrichtianosuperiore ecoincide con la sommità del Cretacicopiano Maastrichtiano ed superiore è caratterizzata da un'importante evento [[estinzione di massa]], avvenuta 65 milioni di anni fa, nota nella letteratura scientifica come [[estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene|estinzione di massa Cretaceo-Terziario]]. Sebbene non sia stata l'unica estinzione di massa nella storia del nostro pianeta e nemmeno la più drammatica, essa è divenuta popolarmente famosa perché associata all'estinzione dei [[dinosauri]].
 
Tra le varie ipotesi proposte per spiegare questo evento, una ipotizza che verso laalla fine del Cretacico superiore un [[asteroide]] di dimensioni notevoli sia entrato in collisione con la Terra, causando sostanziali mutazioni all'ambiente del pianeta. Questo avvenimento avrebbe portato ad un cambio drammatico del clima che comportòprovocando come conseguenza anche l'estinzione di molte specie animali, tra cui anche i dinosauri non aviani.
 
Il tasso di estinzione e la successiva radiazione di nuove specie variò notevolmente in funzione delle differenti [[cladi]] degli organismi viventi.<ref name="MacLeod">{{Cita pubblicazione |autore=MacLeod N, Rawson PF, Forey PL, Banner FT, Boudagher-Fadel MK, Bown PR, Burnett JA, Chambers, P, Culver S, Evans SE, Jeffery C, Kaminski MA, Lord AR, Milner AC, Milner AR, Morris N, Owen E, Rosen BR, Smith AB, Taylor PD, Urquhart E, Young JR |titolo=The Cretaceous–Tertiary biotic transition |anno=1997 |rivista=Journal of the Geological Society |volume=154 |numero=2 |pagine=265–292 |url=http://findarticles.com/p/articles/mi_qa3721/is_199703/ai_n8738406/print |doi=10.1144/gsjgs.154.2.0265}}</ref>